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Nella veronese Bertani i Tenimenti Angelini

L’ad Pedron: «Progetto che sfrutta le sinergie commerciali del gruppo». A fine 2013 fatturato di oltre 20 milioni di euro

 

 

( Emilio Pedron, amministratore delegato di Bertani Domains )

Passano tutte sotto le insegne del marchio veronese Bertani le attività agricole e vitivinicole dei Tenimenti Angelini, ramo d’azienda del gruppo internazionale molto attivo principalmente nel settore pharma e personal care.

L’operazione di riorganizzazione del gruppo, dopo l’acquisizione da parte dei Tenimenti della Bertani alla fine del 2011, vede dunque un ruolo centrale delle cantine Bertani e di Verona nel nuovo gruppo che assume dimensioni competivive nazionali «con progetti di espansione sia sul mercato nazionale che estero», spiega Emilio Pedron, amministratore delegato del gruppo che ha chiuso il 2013 con oltre 20 milioni di euro di giro d’affari, di cui il 60% dall’export, con quasi tre milioni di bottiglie. «Buoni segnali sono arrivati negli ultimi mesi dell’anno anche dal mercato interno» dice.

Il nuovo gruppo, operativo dal primo gennaio, prende la denominazioni Bertani Domains srl e comprende la Cav. C G.B. Bertani di Grezzana dove il gruppo avrà la sua sede sociale operativa, la Tenuta Novare a Negrar, Puiatti Vigneti a Romans d’Isonzo (Gorizia), Val di Suga a Montalcino (Siena), Tre Rose a Montepulciano (Siena), San Leonino a Castellina in Chianti (Siena), Collepaglia a Jesi (Ancona). In totale fanno capo al gruppo 500 ettari di terreni di cui 350 vitati, divisi principalmente tra le zona dell’Amarone, del Montalcino e del Nobile di Montepulciano e 1.000 ettari di terreni agricoli nelle Marche.

La nuova organizzazione, che prevede il mantenimento dei marchi commerciali delle singole aziende del gruppo, è operativa dal primo gennaio e «consente di mettere assieme sinergie commerciali importanti» dice ancora Pedron, «e consente di poter contare soprattutto su vini di grande richiamo come l’Amarone e il Brunello di Montalcino».

Importante e significativa anche la decisione di estendere il nome Bertani all’intero gruppo. «Questo perché c’è la consapevolezza di quanto questo nome abbia per i consumatori e per i mercati; una forte valenza simbolica» dice ancora l’amministratore delegato. «Nel settore enologico, Bertani non rappresenta solo una prestigiosa e storica cantina veronese, ma racconta una filosofia, uno stile». Inoltre è un brand altamente riconoscibile e apprezzato dai mercati internazionali, anche se verranno rispettate l’autonomia e le specificità delle singole cantine. L’obiettivo è quello di trasferire in tutto il gruppo la filosofia Bertani di attenzione al terroir che viene definito “alla francese” (da qui anche il nuovo nome scelto per il gruppo).

Il progetto prevede anche investimenti e una riorganizzazione nel marketing, nella comunicazione e nella logistica che hanno il loro quartier generale a Grezzana. Tra gli investimenti, spiega Pedron, «i reimpianti di vigneti a Villa Novare e il restiling della tenuta e della villa, mentre in Toscana sono previsti 40 ettati di reimpianti. Tutto nel segno della sobrietà, spendendo più in ricerca e innovazione nei vigneti e nei vini. Lo sviluppo si ottinee con una progettualità molto spinta e su progetti molto precisi e mirati».

Il nuovo gruppo sarà caratterizzato da una struttura leggera e pragmatica, si doterà di un centro di ricerca e comunicazione unificato, finalizzato allo sviluppo di una nuova cultura del vino che, come detto, avrà sede a Grezzana mentre a Montalcino c’è una sede amministrativa che segue direttamente l’area Toscana. Attenzione anche alle risorse umane, con la volontà – dicono in azienda – di privilegiare i giovani.

 

 

( Fonte L’ Arena )