Home News Razzoli: «La montagna è casa mia. Vino? Passione»

Razzoli: «La montagna è casa mia. Vino? Passione»

 


Lo sciatore azzurro si confessa al Corriere dello Sport-Stadio: Sono nato sugli sci, fanno parte di me. Amo la montagna anche destate. Al mare vado poco, per mi piace vedere i miei piedi liberi, senza scarponi Colleziono vini, visito cantine Il mio preferito lAmarone Sono cresciuto in un piccolo paese, non ho mai pensato di andare via. La citt stressa Lo sport distoglie dalle cose brutte. Leggo romanzi di avventura e guardo poca tv Adoro i tortelli della mamma Ai Giochi punto a una medaglia


ROMA, 2 febbraio – Giuliano poi sta male se non circondato dalle sue montagne, che siano innevate o fiorite, che ci sia il caldo o il freddo. Quello il suo mondo, protetto da sentinelle che puntano il cielo, corpi morbidi e arrotondati come le cime degli Appennini. Giuliano Razzoli da Razzolo, sembra uno scherzo e invece la realt: un paese cucito addosso, portato in giro nel nome. Uno spazio che appartiene a tutti, dove non c lo stress della citt, dove vivere pi facile per un bambino che pu permettersi di uscire di casa la mattina e tornare la sera e addormentarsi lungo la strada. La montagna lestate e linverno, il divertimento e il lavoro, il gioco e il sacrificio, la vacanza e lallenamento.  uno sguardo che gli permette di riconoscersi in un paesaggio e sentirsi a casa, custodito nel grembo di questa lunga catena. I sogni hanno la moderazione della consapevolezza e per uno cresciuto nel mito di Tomba, il possibile sono i propri risultati; perch Tomba parte di unaltra categoria, quella degli inarrivabili. Ma va bene cos, perch Giuliano ci crede e le Olimpiadi, ormai alle porte, gli fanno dire io sono da medaglia.

LA BOTTIGLIA SPECIALE – Per s e per i genitori e le sorelle-mamme che lo hanno aiutato a diventare quello che . Per s e per i suoi tifosi. Per s e per un bicchiere di vino di una bottiglia speciale che aspetta loccasione speciale per essere stappata.
Mamma mi ha partorito a Reggio Emilia, ma sono cresciuto a Razzolo di Villa Minozzo. Sono nato nei monti, non potevo non sciare: ora il mio lavoro, vivo di questo sport, mi diverto, mi sento fortunato. Certo non stato facile andare via da casa a 10 anni, allenarsi estate e inverno e non poter fare quello che facevano i miei coetanei. A scuola, nonostante le assenze, me la sono sempre cavata. Ma mentre i miei compagni andavano in gita, io restavo in classe da solo.

IL PAESE LA SUA VITA – La vita in questa frazione emiliana non gli mai stata stretta, anzi. A Razzolo ci si conosce tutti. Il paese la tua famiglia. I bambini crescono liberi. Non mi mai venuta la voglia di andar via. Chi pu rimane. La citt una fonte di stress. Anche destate preferisco la montagna, per vado anche un po al mare, non sono un delfino ma sto a galla. Mi piace mettere i piedi nellacqua e guardarli liberi… sono sempre imprigionati negli scarponi. Il suo idolo, nemmeno a dirlo, Alberto Tomba. Per diventare come lui un sogno troppo grande. Il mio sogno dove sono adesso. Non pensavo nemmeno di arrivare a tanto. Ora sono consapevole delle mie potenzialit. Ma sono agli inizi della mia carriera.  lunga e ci vuole un po di fortuna. Poteva diventare maestro di sci o ingegnere, se non avesse ottenuto certi risultati, ma adesso in ascesa e la sua scelta si rivelata giusta. Da due anni fidanzato, ma lo sci lo assorbe troppo. La famiglia un progetto di fine carriera.


LE DONNE DELLA SUA VITA –  cresciuto circondato dalle donne, la madre e due sorelle pi grandi Sorelle-mamme, impegnativo per la mia crescita… Scherzo, ho imparato molto da loro. Ho un bel rapporto con tutta la mia famiglia. Mio pap mi ha insegnato a sciare, maestro di sci. Mamma mi prepara i tortelli quando torno dallestero, mi tirano su il morale. Non ha paura quando viene gi. Non ho mai paura, sugli sci ci sono nato, fanno parte di me. Sciare unemozione unica. E adora gli Appennini. Sono legato alle mie montagne, ai miei panorami, li guardo e penso, questa casa mia. Quando non impegnato con le gare si allena, va in bicicletta o in palestra. Tifa per la Juventus e la spesa pi folle che ha fatto stato il computer. Usa la tecnologia, ma Facebook lha fatto solo per i suoi fan e ha un suo sito. bello vedere quanti appassionati tifano per te. Ci tengo a fare bella figura. Poter trasmettere un buon esempio importante. Nello sci c tanta tecnica, tanta testa, non il doping. Lo sport fondamentale per un ragazzo, distoglie dalle cose brutte, perch quando non si sa cosa fare che si inizia a cercare cose strane.

LE PASSIONI – Oltre allo sci, le sue passioni sono il vino e la lettura. Colleziono vini, leggo, mi informo, visito cantine, cerco posti nuovi. Il mio preferito lAmarone. Alla lettura invece mi dedico soprattutto quando sono allestero. Mi piacciono i romanzi davventura. Non pensa al futuro, ma concentrato sulladesso e a far contenti i suoi genitori. Loro hanno fatto tanti sacrifici e io sono felice di ripagarli con il mio sacrificio. Alla prossima Olimpiade sar sicuramente da medaglia.


( Fonte Corriere dello sport )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.