Si può senz’altro affermare che le Murge rappresentano il più caratteristico complesso di rilievi della Puglia centrale, sebbene dal punto di vista geografico si raggiungano i suoi punti più alti in modo particolare nella zona settentrionale, e più precisamente, nei comuni di Spinazzola e Minervino: il punto geografico più elevato è infatti rappresentato dal Monte Caccia, posto a 684 metri sul livello del mare.
È sempre affascinante scoprire il legame tra il nome di un luogo e il suo territorio, e ciò è vero anche nel caso delle Murge: ma da dove deriva questo nome insolito e curioso? La risposta possiamo ottenerla volgendo la nostra attenzione alla lingua latina, dove, il termine MUREX – che indica una pietra appuntita – sembra esser stato scelto a pennello per denominare questo particolare altopiano della Puglia.
Considerando appunto la presenza di tutta quella roccia calcarea che ha dato origine a numerosi fenomeni di carsismo ipogeo ed epigeo come le doline, le gravine, le lame, gli inghiottitoi e le grotte, non si poteva trovare un nome più appropriato per questo luogo, che peraltro, è pure caratterizzato dall’assenza totale di corsi d’acqua superficiale a carattere permanente.
Le Murge sono invece ricche di corsi d’acqua sotterranei, che offrono una ricca falda profonda e numerose piccole falde superficiali sfruttate per l’irrigazione dei campi.
In questo contesto troviamo una tra le aziende piu’ importanti e qualificate di Puglia, la Torrevento la cui storia affascinante la potrete trovare al link :
http://www.torrevento.it/la-nostra-storia/
Una azienda pluripremiata dalle Guide italiane di settore ed anche da quelle internazionali, oltre che aggiudicarsi medaglie ad ogni competizione enologica alla quale partecipa con i suoi vini.
I PREMI
guida-essenziale-ai-vini-ditalia-2018-doctor-wine
annuario-dei-migliori-vini-italiani-2018-luca-maroni
Ho partecipato ad una bella degustazione verticale di Vigna Pedale e di Ottagono,
https://www.winetaste.it/torrevento-ovvero-lanima-del-nero-di-troia/
i due vini di punta dell’azienda, entrambi ottenuti dal vitigno Nero di Troia, sul quale l’azienda ha investito molto in ricerca e studio, credendo fin da tempi remoti nelle potenzialità di questo autoctono delle Murge, i risultato ottenuti hanno dato ragione al lungimirante, preparato e caparbio titolare dott. Francesco Liantonio !
Chapeau !
Roberto Gatti