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Tufo. Vini, un successo targato Irpinia

Tufo – “Agricoltore e artista, lavoratore e sognatore, edonista e masochista, alchimista e contabile: il viticoltore è tutto questo e lo è fin dai tempi del diluvio”: questa frase di Hugh Johnson racchiude tutta l’ampiezza di una tradizione millenaria che si è evoluta fino a diventare una colonna portante dell’economia del settore agroalimentare dell’Irpinia.

 

L’Irpinia è infatti tra le province campane a più alta concentrazione viticola, dotata di vigneti autoctoni ed imponenti colline d’origine vulcanica dove le viti reperiscono ricchi nutrimenti dalla terra.

La provincia di Avellino, accanto a pregiati vini DOCG (Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi), possiede anche la denominazione “Irpinia” DOC,che corrisponde ad altre 19 tipologie di vini, tra i quali ritroviamo: Aglianico, Coda di Volpe, Falangina e Piedirosso. Oggi, ben oltre 172 aziende vitivinicole irpine offrono le loro pregiate produzioni di qualità a tutto il mondo e rivestono notevole importanza nell’economia di questa Provincia. A garanzia della qualità della produzione vitivinicola operano il Consorzio di tutela dei vini d’Irpinia e quello degli Otto comuni del Greco di Tufo DOCG, mentre per la promozione del comparto si può evidenziare la Strada dei vini e dei sapori d’Irpinia.

 

La camera di commercio di Avellino ha effettuato un’indagine sulle aziende del settore vitivinicolo per conoscere meglio la realtà delle imprese provinciali e della commercializzazione. Il mercato del vino è generalmente esposto a rischi come: oscillazioni dei consumi, concorrenza nazionale e internazionale, frodi alimentari e monopolizzazioni sia di grandi operatori del mercato che mediatiche. Rispetto al totale del vino commercializzato dall’Irpinia, i vini maggiormente venduti sono il totale sommato degli altri vini a Denominazione di Origine con il 41%, segue il Greco di Tufo (34%), il Fiano di Avellino (20%) ed in ultimo il Taurasi con solo il 4%. Si rileva inoltre che il mercato dei vini a D.O. della provincia di Avellino vale circa 90milioni di euro e che il vino di qualità dell’Irpinia viene commercializzato principalmente sul mercato nazionale (88% del totale) ed una parte limitata (12%) è venduta all’estero.

Il Greco di Tufo è il vino venduto, con il 90%, sul mercato nazionale e con il 10% su quello internazionale; il Fiano di Avellino acquista sul mercato estero solo l’8%, mentre il restante 92% va sul mercato italiano; del Taurasi invece all’estero va una quota del 26% e il 74% al mercato nazionale. Le maggiori aree geografiche d’esportazione sono l’Europa con il 91% e l’America del Nord con il (65%) seguite poi dall’Est Europa, il Sud-Est Asiatico, la Cina, l’Estremo Oriente, l’America del sul Sud e il Centro America. Dall’indagine è emerso che il 41% delle imprese intervistate dichiara la conduzione familiare dell’azienda e che gli imprenditori irpini, nell’acquisto delle uve, premiano nella quasi totalità dei casi la qualità, seguita dalla zona di produzione e dalla conoscenza del produttore.

I canali “tradizionali” di vendita, i negozi al dettaglio, sono una realtà che sta piano piano perdendo importanza in quanto oggi è il sistema distributivo delle enoteche a rivestire un ruolo decisivo in termini di immagine, di qualificazione e di valorizzazione del vino: non è un caso che ad Avellino e in tutta la provincia il numero di enoteche e di wine bar aperti è decisamente aumentato. La formula segreta di questi nuovi templi del tempo libero sono il vino, i libri e una buona musica che accompagna due chiacchiere tra amici o aiuta a superare l’imbarazzo del primo appuntamento. Hemingway diceva che il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo. L’importante è non abusarne più del necessario.

 

 

( Fonte avellino.ottopagine.net )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.