COMUNICATO STAMPA
CONSORZIO DEL VINO BRUNELLO DI MONTALCINO
Nessuna modifica al disciplinare del Brunello di Montalcino.
Il 96% dei soci produttori in assemblea vota no a qualsiasi ipotesi di modifica
del disciplinare del rinomato vino.
Anche per gli altri vini di Montalcino Rosso, Moscadello e SantAntimo
confermati gli attuali disciplinari di produzione.
I produttori soci del Consorzio del Brunello di Montalcino si sono riuniti ieri in Assemblea nella
cittadina toscana, per esprimersi con votazione in merito ai Disciplinari di Produzioni dei quattro
vini tutelati dal Consorzio Brunello di Montalcino DOCG, Rosso di Montalcino DOC,
Moscadello di Montalcino DOC e SantAntimo DOC.
Le schede di votazione prevedevano alcuni quesiti riguardanti la conferma o modifica dei singoli disciplinari di produzione relativamente ai vitigni e alla tecniche produttive utilizzate.
Dallo spoglio delle schede, risultata a larga maggioranza una conferma degli attuali
disciplinari in corso, senza alcuna modifica riguardante i vitigni e le tecniche di produzione
utilizzate.
In particolare per il disciplinare del Brunello di Montalcino, il 96% dei produttori si espresso
favorevole alla conferma del sangiovese in purezza, come unico vitigno per il prestigioso vino toscano.
Il confronto e la votazione dei soci si resa necessaria al fine di consentire al mondo vitivinicolo montalcinese e a tutti i soggetti esterni interessati, di avere una indicazione chiara e certa sui disciplinari produttivi, dopo le recenti inchieste promosse da parte della procura della Repubblica di Siena.
A conclusione dei risultati di voto, Patrizio Cencioni, Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, ha dichiarato che la conferma dei disciplinari da parte dellAssemblea dei soci produttori, con particolare riferimento al rispetto del Disciplinare del Brunello (Sangiovese in
purezza), rappresenta, dopo mesi di incertezze e dibattiti, il primo vero punto di ripartenza per il Brunello e gli altri vini di Montalcino.
Contact: Luca De Giovanni
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Alice Furnari
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Montalcino (Siena), 28 ottobre 2008
CONSIDERAZIONI DI WINETASTE
Credo che questo fosse il momento meno indicato, per apportare anche la piu’ piccola modifica al disciplinare del Brunello di Montalcino. Sarebbe stato l’equivalente di una ammissione di colpa, e di volere cercare una sanatoria ad eventuali abusi e non rispetto del disciplinare, che prevedeva 100% sangiovese grosso.
Quando le acque saranno ritornate nel loro alveo naturale, quando non ci saranno piu’ quelli che soffieranno sul fuoco attizzandolo ad ogni occasione, allora i produttori potranno a ” bocce ferme ” fare le loro considerazioni e valutazioni, in maniera distaccata, serena e pacata. Per il momento prendiamo atto di questa saggia decisione, nel momento e nelle condizioni in cui stata adottata, avrei fatto lo stesso.
Sono sempre della convinzione, e lo ribadisco per l’ennesima volta, che i migliori vini mondiali siano frutto della componente di piu’ uve in assemblaggio, e non di monovitigno. Cosi’ per i migliori vini francesi, anche dei migliori e piu’ blasonati Chateau, ed i nostri concorrenti mondiali.
Non sfuggono a questa regola moltissimi ” fuoriclasse ” della nostra enologia italiana, tra i quali l’amarone della Valpolicella, moltissimi vini toscani ecc.
Roberto Gatti
28-10-2008 ore 11,35
Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:
» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );
>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino
>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest
>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge
ed ai maggiori concorsi italiani.
