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<< Kajanero >>, un rosso che non ti fa svenare


Color rubino, ottimo rapporto prezzo-qualità|La scheda :

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/media/fissi/pdf/kajanero.pdf

Vi racconto la genesi di questa recensione. Un’amica, come spesso accade, mi chiede di consigliarle un vino per una «braciata» di carne. Considerati gli ospiti, occorrono almeno sei bottiglie di rosso. «Non farmi svenare», mi raccomanda, pensando magari che le avrei consigliato una cassetta di Sassicaia. Al di la di quello che si può ritenere, pur avendo per lavoro (ma molto di più per sincera passione) la possibilità di bere vini costosi, non perdo di vista la prospettiva del consumatore medio, che, specialmente in questo momento di crisi, sta scoprendo che alla fine 10-15 euro per una bottiglia non sono pochi come si è fatto credere negli anni delle vacche grasse. Vengo al dunque.

Accompagno l’amica dal mio spacciatore di fiducia. Conosco a memoria, forse anche meglio del titolare, la disposizione delle bottiglie sugli scaffali. Lo sguardo si posa subito sul Kajanero di Vestini Campagnano, blend di aglianico, casavecchia, pallagrello nero, messo in vendita al prezzo di 6,5 euro. «Prendi questo». Per motivi di lavoro non posso partecipare alla conviviale del giorno di Ognissanti. Il responso arriva la sera. Il vino è piaciuto molto: ha riscosso il consenso praticamente unanime degli ospiti. Che, è opportuno sottolinearlo, hanno una consapevolezza enologica nella media, dunque simile a quella della maggior parte dei consumatori. Questa lunga premessa per sottolineare che il Kajanero è un ottimo vino quotidiano, ideale quando i commensali sono molti e non è il caso di stappare bottiglie dal prezzo elevato, che probabilmente, non verrebbero nemmeno apprezzate.

Il vino del 2010 è giovane come testimoniano i pronunciati riflessi violacei che accompagnano il prevalente colore rosso rubino. Ha un profilo olfattivo molto franco, con sentori floreali (violetta) di croccante ciliegia, di dolce carruba, di spezie. Di medio corpo, anche al palato dimostra la sua giovane età: è fresco e piacevolmente astringente. Apprezzabile la persistenza gustativa. Visto il già riscontrato successo, vi invito a provarlo sulle carni bovine, suine e ovine alla brace. È ottimo anche sui primi piatti con sughi strutturati.

( Fonte Corrieredelmezzogiorno )
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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.