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Vinitaly 2016: i numeri del vino italiano

Il 2015 è stato un ottimo anno

 

 

Ha aperto ieri Vinitaly 2016 e il Sole24Ore con la complicità di Mediobanca dà i numeri del vino italiano.

 

 

Capitolo export: il volume d’affari, cresciuto del 6,5% nel 2015, è di 5,4 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi provengono dal solo mercato cinese.

 

Quali sono le aziende che esportano di più? I trevigiani Botter arrivano a esportare il 94,5% della produzione, segue la Toscana di Ruffino con il 93,1% , la sezione vini del gruppo Martini raggiunge l’88,8% poi Masi Agricola, radicata in Valpolicella, con l’88,4%.

 

Il primato nel mercato italiano, che registra un incremento di fatturato del 4,8%, con l’occupazione che cresce del 2,4%, appartiene (ovviamente) al Prosecco con 356 milioni di bottiglie prodotte nel 2015, il 72% per i mercati esteri.

 

I 3 fatturati più alti del 2015 sono di Cantine Riunite-Giv con 547 milioni (+1,7% rispetto al 2014); il gruppo emiliano Caviro con 300 milioni (-4,4%), Antinori con 202 milioni.

 

Zonin è il re del prosecco: 183 milioni di fatturato (+14,3%).

 

Sono arrivate anche le quotazioni in Borsa: proprio Masi Agricola, insieme a Italian Wine Brands, sono state le prime società, mentre le prospettive di crescita riguardano ben il 92% delle aziende italiane.

 

 

 

Record di aumento del fatturato per il gruppo trentino Mezzacorona, che passa da 60 a 76 milioni, con un incremento in percentuale del 25%, seguito da Ruffino che passa da 81 a 94 milioni.

 

[Crediti | Il Sole24ORe]