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Vino, Coldiretti: Settore messo a rischio da importazioni Usa










Vino, Coldiretti: Settore messo a rischio da importazioni Usa

Roma, 4 lug 2007


 Nel 2007 sono quasi raddoppiate le importazioni di vino proveniente dagli Stati Uniti che per la prima volta nella storia battono Francia e Spagna e diventano il primo esportatore in Italia. A lanciare lallarme Coldiretti che chiede di fare chiarezza su un fenomeno che vede i vini della California superare in quantit sul mercato italiano Champagne e Porto provenienti dai paesi partner comunitari. Le importazioni dagli Stati Uniti hanno raggiunto livelli quantitativi che fanno sapere dallorganizzazione agricola – vanificano dal punto di vista quantitativo laumento delle esportazioni oltreoceano e rendono necessari controlli per fare chiarezza sullutilizzazione finale di un prodotto importato quasi esclusivamente sfuso. Dallanalisi elaborata dallorganizzazione agricola sulla base dei dati Istat relativi ai primi tre mesi del 2007 emerge che sono arrivati in Italia oltre 25,3 milioni di bottiglie di vino equivalenti, che rappresentano circa un terzo delle esportazioni italiane oltreoceano, e sono nettamente superiori alle 12,6 milioni di bottiglie equivalenti dalla Francia e alle 15,7 dalla Spagna. Occorre evitare il rischio che venga annacquata la qualit italiana dopo che – prosegue Coldiretti – il decreto ministeriale del 2 novembre 2006 ha di fatto autorizzato la discutibile pratica enologica dellinvecchiamento artificiale dei vini con la segatura di legno, i cosiddetti trucioli al posto delle tradizionali botti, anche in assenza di unadeguata informazione in etichetta per il 70 per cento della produzione nazionale.



Una decisione che verr contrastata anche nellambito della manifestazione dell11 luglio a Bologna promossa dai coltivatori diretti il cui slogan sar: Gi le mani dalla qualit Italiana Lutilizzazione dei cosiddetti trucioli per invecchiare il vino, aggravata dalla mancanza di una informazione trasparente – continua lorganizzazione dei coltivatori diretti – inganna i consumatori e danneggia i produttori che si impegnano nel mantenimento di tecniche tradizionali, quali la maturazione dei vini in botti di legno. L Italia che ora rappresenta circa il 25 per cento delle esportazioni mondiali e ha conquistato negli Usa il primato delle vendite, deve scegliere senza indugio la strada della qualit e della trasparenza senza cedere alle tentazioni di una concorrenza fondata sulla bassa qualit che non valorizza le potenzialit del territorio nazionale. Il vino la principale voce dellexport agroalimentare nazionale che trova negli States il primo mercato extracomunitario di sbocco con un quarto del valore totale delle esportazioni di vino made in Italy. I risultati del 2006 in Usa – conclude Coldiretti – dimostrano la presenza di nuove e rilevanti opportunit di crescita del settore vitivinicolo italiano che ha raggiunto complessivamente un fatturato record di nove miliardi di euro, tre dei quali attraverso lexport, con quasi un terzo della produzione destinata ai 361 vini nazionali Doc e Docg.


( Fonte Il Velino )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.