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Vino, due siciliani tra le Alpi

Due enologi, Bambina e Centonze, diventano i tecnici di una cantina altoatesina. Nel  nome della qualità si accorciano le distanze tra Pantelleria e la Valle Isarco


 


 


 


Il vino accorcia le distanze geografiche dItalia. La Valle Isarco come Pantelleria, più o meno. Nel nome della qualità può accadere anche questo. Succede infatti che due enologi siciliani siano diventati i tecnici di un produttore altoatesino. Tutto nato per caso, per un amico comune, perché a Manni Nössing, titolare di Hoandlhof, cantina sulle montagne che guardano Bressanone, in piena Valle Isarco, a pochi chilometri dal confine con lAustria e dal valico del Brennero, siano piaciuti i ragionamenti di Vincenzo Bambina e Nicola Centonze. Il modo di accostarsi al vigneto, il modo di interpretare il vino, il modo di lavorare in cantina tra i piccoli silos di acciaio, anche una certa esuberanza ha fatto la sua parte. Lamico comune è Peter Di Poli, altro produttore altoatesino e grande esploratore di luoghi e zone del vino, sodale di lunga data dei due siciliani. Alla fine lamicizia è sbocciata e Nössing dalla scorsa vendemmia si è affidato a Bambina e Centonze. I quali si divertono già come matti ad assaggiare anteprime di Kerner, Sylvaner e Veltliner, tipiche uve a bacca bianca che crescono dove fa freddo, quasi al limite settentrionale della vite, tra le Alpi. Vitigni attraverso i quali (ma cè anche il Müller Thurgau e il Gewurztraminer) Nössing produce le sue trentamila bottiglie dai circa sei ettari vitati. Racconta il produttore altoatesino: «Mi sento in sintonia con tutti e due, amiamo il vino allo stesso modo, era naturale che gli chiedessi una mano per migliorare la mia cantina. Ora viene il bello perché stanno uscendo le nuove annate dei miei bianchi e sono certo che verranno fuori cose buone. Poi è doveroso aggiungere – spiega nellitaliano un po storpiato degli altoatesini – che la Sicilia mi piace molto e ho iniziato ad apprezzare i suoi vini. Anche questo mi ha spinto nella decisione». E i due tecnici siciliani che già firmano parecchie bottiglie dellIsola e anche quelli di unazienda sarda che dicono? «Siamo colpiti dallacidità di questi bianchi altoatesini – spiegano Bambina e Centonze -. Allinizio ci siamo accostati con un po di timore verso uve che non conosciamo dalle nostre parti. Il Kerner, il Sylvaner…un altro mondo. Ma solo in apparenza perché è uva che si coltiva ad altitudini impensabili per la Sicilia, anche 700-800 metri, ma poi a pensarci bene è uva che, grazie proprio allaltitudine, gode dello stesso sole che può godere un Catarratto o unInsolia. Basta vedere il grado alcolico. E poi è unesperienza che alimenta la nostra voglia di confronto. Cè sempre qualcosa da imparare. Anche dalla Valle Isarco».


 


( Fonte Cronache di Gusto )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.