Il ricercatore dell’Inran Andrea Ghiselli spiega come il vino rosso aumenti non aiuta affatto alla prevenzione contro il cancro al seno.
Alessandro Sbarbada, autore dei libri “Vino e bufale” e “La casta del vino” insieme ad Enrico Baraldi, ha voluto segnalare come “un altro recentissimo studio americano, che valutava direttamente il cancro al seno, in 106.000 donne, seguite per 28 anni, e dimostrava come assumere da 3 a 6 bicchieri a settimana aumenti il rischio di cancro al seno del 15 per cento“.
La questione è stata riportata all’interno del forum de Il Corriere, dove viene trattato il temo della nutrizione insieme al dott. Andrea Ghiselli, ricercatore dell’Inran.
Lo studioso ha voluto riportare i dettagli dello studio sul vino rosso, precisando che lo studio è avvenuto somministrando vino rosso alle pazienti per la durata di un ciclo mestruale e si cercano successivamente dei cambiamenti nei parametri ematochimici. Ma, come dice il prof. Ghiselli, “un clclo può essere sufficiente per un cambiamento ematochimico e non certo sufficiente per un cancro per il quale ci vogliono tempi più lunghi (per fortuna)”.
Il ricercatore prosegue sostenendo che “Nel cancro della mammella il livello ormonale è molto importante poiché è estrogenodipendente (non tutti ovviamente ma buona parte sì). Poiché in seguito ad assunzione di vino rosso (rispetto al bianco) si osserva una maggiore produzione di testosterone e si abbassa la parte estrogenica, essi dicono che il vino rosso si comporta da inibitore dell’aromatasi, quindi è anticancro. Magari fosse così.
L’etanolo, che dopo l’acqua è il componente principale del vino si comporta al contrario. Tra i meccanismi proposti per spiegare la cancerogenicità dell’alcol sulla mammella c’è proprio il fatto che l’alcol interagirebbe con i recettori estrogenici. Il resveratrolo del vino rosso invece svolgerebbe un’azione opposta”
Qualche precisazione del caso era d’obbligo farla. Questo è poco ma sicuro.
( Fonte saporiericette.blogosfere.it )
Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:
» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );
>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino
>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest
>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge
ed ai maggiori concorsi italiani.