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Vino Santo Trentino, una ricerca veronese ne tutela qualità e tipicità.

 


114a.08


Verona, 23  giugno 2008


 


Comunicato stampa


 


Vino Santo Trentino, una ricerca veronese ne tutela qualità e tipicità. Il progetto ha ottenuto il miglior riconoscimento per Giovani Ricercatori 2007 dallOICCE, organizzazione interprofessionale per la comunicazione delle conoscenze in enologia.


 


Studiare linterazione tra lieviti, territorio e filiera produttiva per la tutela della qualità e tipicità del Vino Santo Trentino. Questo lobiettivo del progetto di ricerca condotto presso il Dipartimento di Scienze, Tecnologie e Mercati della Vite e del Vino (DiSTeMeV) dellateneo veronese da due giovani ricercatori di origine trentina Matteo Cavagna e Marilinda Lorenzini sotto la supervisione di Sandra Torriani, docente di Microbiologia agraria e grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, della Cassa Rurale della Valle dei Laghi, dellO.I.C.C.E, organizzazione interprofessionale per la comunicazione delle conoscenze in enologia attraverso la Cassa di Risparmio di Bra.


Definito il passito dei passiti, il Vino Santo Trentino è sostanzialmente un prodotto di nicchia dellenologia trentina, con una produzione annua di 270 ettolitri. Ha il periodo di appassimento più lungo al mondo – sei mesi – e una fermentazione complessa per la quale attualmente non esistono preparati commerciali idonei.


Un vino di grande pregio dunque con tratti sensoriali tipici sia per luva autoctona utilizzata, la varietà Nosiola, sia per le caratteristiche pedoclimatiche del luogo di produzione che restano fondamentali soprattutto per la fase di appassimento delle uve condotto naturalmente dal vento particolare della zona denominato Ora del Garda.


Il progetto, svolto presso il dipartimento dellUniversità di Verona ha inteso rispondere alla richiesta dei produttori di poter disporre di lieviti, selezionati dalla filiera di produzione del Vino Santo Trentino da utilizzare in purezza o in associazione in modo da simulare i risultati ottenuti dalla fermentazione spontanea eliminando i rischi che questa comporta.


Grazie alla proficua collaborazione con i cinque produttori di Vino Santo Trentino, è stato possibile isolare ed identificare i lieviti delle fermentazioni spontanee relative alle migliori annate antecedenti allintroduzione di lieviti commerciali per restituire al Vino Santo Trentino il tipico mosaico sensoriale legato allazione di microrganismi autoctoni.


Lutilizzo di una pluralità di metodiche molecolari sia nella fase di identificazione sia in quella di caratterizzazione ha permesso di evidenziare la presenza di particolari ecotipi legati alla Valle dei Laghi e alla filiera produttiva del Vino Santo Trentino. I ceppi isolati e studiati potranno quindi essere utilizzati dai produttori come valida alternativa ai lieviti commerciali consentendo di valorizzare la microflora autoctona e contribuendo alla tutela della poliedricità sensoriale del Vino Santo Trentino.


 


Il progetto, esposto anche nel corso del XXXI Convegno Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), tenutosi a Verona la scorsa settimana, è stato definito dallOICCE miglior progetto di ricerca proposto da giovani ricercatori per il 2007. Il riconoscimento è stato consegnato allequipe veronese lo scorso 12 giugno nellambito di un convegno di settore ad Alba.


 


 


Referente: Silvia Fazzini


Tel. 045.8027065 Cell. 389.9614502


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

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>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

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