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Vittime del metanolo, primo passo verso un indennizzo

Incontro tra lAssociazione dei familiari e la Segreteria della Presidenza del Consiglio. Città del Vino aveva rappresentato il caso presso le alte cariche dello Stato


 


 


 


A ventunanni di distanza dal caso metanolo il governo italiano sta valutando lipotesi di riconoscere un indennizzo alle vittime e ai familiari delle vittime di uno scandalo che, scoppiato nel 1986, colpì profondamente il mondo del vino italiano. A fine gennaio a Palazzo Chigi la segreteria generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ricevuto lAssociazione delle Vittime del Metanolo, come ha comunicato il presidente Roberto Ferlicca all’Associazione Nazionale Città del Vino.  Le istituzioni  ha dichiarato Ferlicca a Città del Vino stanno valutando lipotesi di un indennizzo da calcolare economicamente e da discutere in Parlamento. Il nostro ottimismo è a metà strada, lincontro che cè stato è un fatto significativo, ma non abbiamo ancora la certezza che questa storia ormai ventennale giunga a termine. Sicuramente dopo linteressamento delle Città del Vino presso le alte cariche dello Stato è tornata lattenzione su un brutto capitolo che rischiava di essere dimenticato. 


 


Non possiamo che esprimere soddisfazione per questo segnale di interessamento che arriva dalle Istituzioni verso un caso così delicato ha commentato il presidente di Città del Vino, Valentino Valentini -. Dopo liniziativa dello scorso anno insieme alla Coldiretti e alla Fondazione Symbola le Città del Vino si erano impegnate a rappresentare questa brutta vicenda alle più alte cariche dello Stato, dopo anni di silenzio. Ci auguriamo che questa storia abbia presto una fine dignitosa.


 


Le 34 vittime del metanolo, tra morti e persone che hanno perso la vista, attendono giustizia da anni. Nel 1992 con sentenza definitiva della Cassazione furono condannati 11 imputati per varie ipotesi di reato, di cui 4 per pene più gravi come lomicidio volontario. Furono condannati a risarcire circa 1 miliardo di lire per ognuna delle 34 vittime, direttamente ai sopravvissuti o ai loro familiari. Ben 34 miliardi di lire mai ricevuti per lo stato di insolvenza dei diretti responsabili. Erano state coinvolte nellinchiesta anche due aziende, poi fallite. Allepoca dei fatti furono stanziati circa 50 miliardi di lire per risollevare limmagine del vino italiano, la ripresa dei consumi e realizzare programmi di educazione alimentare. Sul caso metanolo ci furono molte voci che reclamarono una responsabilità indiretta dello Stato italiano per carenza di controlli. 


 ( Fonte Città del Vino )