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Borsino dei vini: quantità ridotte ma i prezzi tengono

Siamo un paese strano, si sa, ma leggere della Commissione che definisce i prezzi dei vini della nuova annata ci riporta a immagini di programmazione quinquennale che persino il buon vecchio Stalin riterrebbe obsolete.

 

 

Così sappiamo che i prezzi sono stabili mentre le quantità sono scese parecchio. Mentre nell’udienza del mondo del vino con il Santo Padre di ieri, mercoledì, scopriamo che non c’erano astigiani in delegazione.

 

La Commissione prezzi uve e vini della Camera di Commercio di Asti, riunitasi il 14 gennaio, ha infatti definito i prezzi dei vini della nuova annata sulla base dell’andamento delle contrattazioni. «Un mercato vivace che registra interesse da parte degli operatori. I quantitativi prodotti sono inferiori mediamente del 15% e i prezzi in linea con quelli dell’annata precedente – è il giudizio unanime dei componenti della Commissione che sottolineano – che, a parità di prezzo, diminuisce la redditività delle imprese a causa dell’aumento dei costi di produzione e di trasformazione. Inoltre è sempre vivo il problema della flavescenza che, in alcune aree, causa la distruzione di interi impianti».

 

Venendo ai prezzi quello della Barbera nuova d’annata oscilla da un minimo di 65 centesimi al litro per il Piemonte Barbera ad un massimo di 2,10 euro al litro per la Barbera DOCG superiore proveniente da vigneti scelti e diradati. Il campione è il Ruchè con prezzi che si attestano tra 2,30 e 3,10 euro al litro. Prezzi poco al di sotto di un euro al litro per Dolcetto e Cortese mentre per il Moscato d’Asti rese e prezzi sono quelli fissati dall’accordo interprofessionale. Insomma prezzi stabili che dimostrano come la qualità dell’annata sia stata molto migliore delle previsioni, alla faccia degli uccelli del malaugurio. Come il sito inglese The Drink Business che è stato ancora una volta cattivissimo: «Gli Italiani vanno dal Papa per chiedergli di pregare per la vendemmia 2015 – ha infatti titolato – visto che quella scorsa è stata danneggiata dal mal tempo».

 

Il sito fa riferimento all’udienza svoltasi ieri, mercoledì, quando una delegazione, capitanata dall’Associazione Italiana Sommelier, ha fatto visita al Santo Padre il cui interesse per il vino è testimoniato dalle parole: “Senza vino non c’è festa”. Viene solo da chiedersi come mai non ci siano stati astigiani nella delegazione. Che avessero motivo di avere paura dei pugni che Francesco minaccia in questi giorni? Così, saltata l’udienza, toccherà aspettare Francesco tra le nostre colline dove siamo, almeno secondo la rivista americana Wine Enthusiast, tra le migliori dieci destinazioni al mondo per gli enoturisti.

 

 

( Fonte http://www.lanuovaprovincia.it/ )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.