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FLAVESCENZA DORATA, VITICOLTORI PREOCCUPATI

A 15 anni di distanza dalla prima infestazione ancora danni e problemi in Oltrepò

 

 

Sono passati quasi 15 anni dalla prima manifestazione violenta e improvvisa della Flavescenza dorata, pericolosa malattia della vite che in passato ha causato danni economici ingenti in Oltrepò Pavese. Ma ancora oggi questa patologia che ha effetti devastanti per i vigneti rappresenta una grave preoccupazione per i viticoltori. Su richiesta del Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese e delle Organizzazioni di Categoria, dunque, la Commissione consiliare Agricoltura della Provincia di Pavia ha affrontato anche il problema dei vigneti abbandonati, focolai di diffusione di questa malattia.

 

“Non possiamo dimenticare – spiega Marta Madama, responsabile della Sezione Vitivinicola di Coldiretti Pavia – che nei primi anni Duemila in Oltrepò sono stati reimpiantati, a causa dei danni provocati dalla Flavescenza, circa 2500 ettari di vigneti rispetto ad una superficie vitata di 13.000 ettari. Con un danno inestimabile all’economia dell’intera zona”. Per questo i partecipanti al tavolo che si è tenuto l’altro giorno in Provincia hanno condiviso la necessità di affinare gli strumenti normativi già in essere sulla base delle conoscenze acquisite, sviluppando una collaborazione ed un confronto tra i vari enti presenti sul territorio. Importante anche il ruolo dei Comuni, affinché si possa intervenire più agilmente nell’opera di bonifica di quelle aree degradate costituite dai vigneti abbandonati che rappresentano focolai di diffusione di organismi nocivi per le colture agrarie e forestali.

 

Tra le principali cause che hanno promosso la diffusione della malattia, infatti, c’è anche la presenza di vigneti abbandonati, per i quali non è possibile autorizzare una semplice operazione di estirpazione senza entrare in contrasto con le norme relative alla tutela delle aree boscate. “Ma

tra le cause di diffusione della Flavescenza notiamo talvolta anche la mancata esecuzione dei trattamenti insetticidi obbligatori e il mancato estirpo delle piante infette”, spiegano ancora da Coldiretti.

 

Che il problema sia molto sentito, lo dimostra anche una recente sentenza francese: un viticoltore della Borgona, infatti, è stato condannato a sei mesi di reclusione e a una multa di 30mila euro per non aver seguito il programma di lotta alla Flavescenza dorata. “Coldiretti in tutti questi anni, attraverso il proprio servizio di Assistenza Tecnica, ha fornito consulenza alle aziende agricole – spiega Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Pavia – e più in generale ha iniziato un percorso di sensibilizzazione, rivolto non solo agli agricoltori ma anche a tutti coloro che, pur non esercitando attività agricola, sono proprietari di vigneti, per una corretta gestione del territorio”. I terreni infatti devono essere mantenuti in buone condizioni agronomiche, evitando quindi il diffondersi di aree degradate. “Questo percorso deve sicuramente essere ancor più sviluppato condividendo sinergie sul territorio in collaborazione con le amministrazioni comunali – sottolinea Giuseppe Ghezzi, presidente di Coldiretti Pavia – che, attraverso i Regolamenti di polizia rurale, possono operare ai fini del tutela del territorio”.

 

( Fonte pavia@coldiretti.it – www.pavia.coldiretti.it )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

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>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.