IL VINO SI BEVE ” CON IL NASO “
La fertilizzazione può essere strategica per consentire alla pianta di superare momenti di stress e produrre uve di elevata qualità organolettica e in grado di raggiungere il massimo obiettivo enologico in cantina
Nella gestione del vigneto la fertilizzazione gioca un ruolo strategico, agendo direttamente sullo sviluppo vegetativo, sull’allegagione, sulla crescita e la maturazione degli acini, nonché sulla qualità finale della produzione. L’azoto, in particolare, presente nelle bacche alla vendemmia rappresenta un importante fattore della qualità della produzione.
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Alcune forme azotate (Apa, azoto prontamente disponibile, come N-ammoniacale e amminoacidi) costituiscono infatti un substrato fondamentale per lo sviluppo dei lieviti e la formazione degli aromi. Le concimazioni azotate in vigneto sono dunque in grado di influire sulla quota di Apa nelle bacche, rappresentando uno strumento importante per il controllo della fermentazione e della qualità finale del vino.
L’importanza del miglioramento degli indici Apa nei mosti per la produzione di vini di qualità ce la spiegano l’enologo e l’agronomo della cantina Mastroberardino ad Atripalda (Avellino) insieme al titolare Pietro Mastroberardino.