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Alla scoperta dei vitigni italiani

Un lavoro, unico nel suo genere, di censimento ampelografico nazionale


Alla scoperta dei vitigni italiani


 


Roma. Un viaggio alla scoperta del vino di qualit o meglio un viaggio tra i vitigni tradizionali del nostro Paese. Questo il filo conduttore della nuova pubblicazione dellEnte Mostra Vini – Enoteca Italiana “Viaggio attraverso i vitigni autoctoni italiani” realizzato con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. L’autore, Luca Pollini, esplora, infatti, le radici della realt vitivinicoltura italiana, ovvero il vitigno. In questo senso la guida unica nel suo genere perch accompagna il lettore ad una conoscenza pi approfondita della nostra enologia: la produzione di un uva l’elemento fondamentale che determina il successo di un vino e dunque da qui si parte. Sotto la lente 107 variet principali, 32 vitigni raggruppati nelle quattro famiglie varietali principali (lambruschi, malvasie, moscati e trebbiani) con informazioni sulle Doc e Docg ottenute, 72 variet minori inserite in un repertorio finale oltre a due capitoli iniziali con notizie sull’origine della viticoltura e sulle tecniche adottate nei secoli e poi diverse immagini delle uve che accompagnano le singole schede. “Un lavoro nato circa due anni fa -spiega l’autore Pollini a Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos-. L’idea cresciuta nell’ambito del progetto europeo ‘Vino’ lanciato da Unavini, al quale collaboro come responsabile tecnico, che partito nel 2003 ha l’obiettivo di valorizzare il vasto patrimonio dei vitigni autoctoni d’Europa”. Da qui aggiunge Pollini “la curiosit di sondare e valorizzare nello specifico il patrimonio ampelografico italiano. E’ stato un lavoro lungo e fatto sul campo: stato, infatti, acquisito un disciplinare di tutte le Doc e Docg”. Secondo l’autore la parte pi interessante del ‘viaggio’ esplorativo stato il contatto con i viticoltori, conoscere le tantissime collezioni varietali che “nel libro sono rappresentate dalle bellissime immagini” e scoprire l’immenso lavoro dei produttori di uva e proprio per questo “va difeso questo nostro immenso patrimonio”. Questo e tanto altro , dunque, il volume edito da Alsaba Edizioni nelle librerie da questo mese. “Dall’Aglianico al Nebbiolo – scrive nella prefazione il presidente di Enoteca Italiana, Flavio Trattarini -, dal Sangiovese al Barbera – anzi alla Barbera come dicono affettuosamente i piemontesi – dal Nero d’Avola (nella foto) al Vermentino, alla scoperta di un patrimonio vitivinicolo ricco e complesso come in nessun altro Paese al mondo, una risorsa che anche diversit di sapori e di caratteristiche organolettiche, e rappresenta una risposta decisa all’omologazione del gusto imposta dalle tendenze di mercato internazionale”.


( Fonte Adnkronos )


 


Considerazioni


 


Ho ricevuto una copia di questo volume, che da una sommaria lettura mi sembrato completo, ben curato nei contenuti e nella parte fotografica. Mi riservo di scriverne in maniera dettagliata piu avanti, segnalandovi i vitigni piu caratteristici, meno conosciuti, e piu interessanti dal punto di vista ampelografico. I miei complimenti allautore Luca Pollini per la difficolt delle ricerche e per il buon lavoro svolto.


Roberto Gatti