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AMORE O ODIO

 


 


 


Valutazione AAA   



  • AAA     punteggio minore di 93/100 – qualit eccellente,ma superiore a 90/100

Chardonnay Ferenchegy ’06                 


,5  vol


Uve:    chardonnay


Azienda:             St. Andrea


Citt:            Egerszalok – Hungary (-)


Via:     Jokai Ut. 28


Tel:            36474-018


email:            info@standrea.hu


 


 


Se fosse conosciuto (in Italia) sono sicuro che scatenerebbe un dibattito e genererebbe due fazioni contrapposte. Vi sarebbe la fazione di coloro che lo amano e quella di coloro che lo odiano. In ogni caso sono sicuro che mai verrebbe ignorato. Questo chardonnay ungherese vinificato con le tecniche e gli stilemi dei grandi bianchi borgognoni, ma ne replica solo parzialmente le caratteristiche gusto/olfattive, in quanto al naso affianca alle classiche note di susina bianca e minerale, sentori di glicine, una ben percepibile nota mellita e finanche un accenno di fum. In bocca riappare il minerale, la nota mellita e il sapore/sentore di vaniglia, con questultimo descrittore che forte indizio che i vasi vinari di stile borgognone sono s frequentati (mediamente 13 mesi in botti di rovere, con il 25% circa di botti nuove) ma debbono essere meglio compresi e dosati. La persistenza lunghissima ed il fin di bocca eccellente. A me questo chardonnay, proveniente dal vigneto Ferenchegy, piace assai, sia in funzione delle sue qualit tout court, che per il prezzo, straordinario per un simile prodotto. Non mi risulta sia importato in Italia; se ci fosse vero cosa si aspetta per importarlo?


 


( Fonte Maurizio Rosina- Degustare )


 


 


Annotazioni di Winetaste


 


Riprendo il titolo di questa recensione, per focalizzare la Vostra attenzione su un altro aspetto relativo ad un vitigno/vino che personalmente adoro.


Sto scrivendo del Sauvignon, appositamente con la S maiuscola, perch a mio avviso questo uno dei GRANDI vini bianchi italiani e mondiali.


Adoro i Sauvignon italiani, specialmente quelli che nascono in zona FVG-Collio-Colli Orientali, per la loro carica aromatica, per la loro riconoscibilit e la loro intensit gusto/olfattiva.


Un vitigno che NON ha aromi primari, ma solamente aromi secondari, difficilissimo da confondere con altri, si sviluppano in fase fermentativa e si esprimono su note di :


peperone verde, salvia e la famigerata P.d.G. ( leggasi pipi di gatto ).


Anche questo vitigno/vino o lo si ama o lo si odia, non concede le vie di mezzo, ed io ne sono innamorato da sempre per la sua sincerit e schiettezza, un vino che non ipocrita e falso , un vero amico di cui ci si pu fidare sempre.


Evviva i Sauvignon del FVG.


Roberto Gatti

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.