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Chi sono gli italiani presenti nella Top 100 delle etichette più ricercate di www.wine-searcher.com

Nella prestigiosa classifica dei vini Top 100 del cliccatissimo sito americano Wine-Searcher.com i grandi vini toscani si assicurano cinque posizioni.

 

Si tratta delle etichette più note e più ricercate dai collezionisti di tutto il mondo. E che sono inserite nell’indice internazionale Liv-ex Fine Wine 100: monitora l’andamento dei prezzi dei 100 vini più ricercati sul mercato secondario. Ornellaia, Masseto, Sassicaia, Tignanello e Solaia sono un pezzo signficativo della storia dell’enologia italiana, a volte anche degli ultimi 50 anni. Le origini di alcune etichette sono umili salvo poi, dopo alcune correzioni in corsa, fare passi da gigante e arrivare a confrontarsi ad armi pari con gli Château bordolesi più prestigiosi. Ed entrare nell’olimpo dell’enologia mondiale

 

1. Gli italiani nella Top 100/Posizione n. 13 – Tenuta San Guido, Bolgheri Sassicaia

 

 

Il Sassicaia arrivò, per la prima volta, sul mercato nel 1968 (3.000 bottiglie). Artefice di questo vino fu Mario Incisa della Rocchetta, che ne affidò la distribuzione a Piero Antinori, che a sua volta mise a disposizione della cantina di San Guido il suo enologo: Giacomo Tachis. Si tratta di un vino a base di Cabernet Sauvignon, in prevalenza e Cabernet Franc. L’affinamento, nelle primissime annate avveniva in tini da 20 ettolitri di rovere di Slavonia poi affiancati da barrique di rovere francese, fino all’attuale sola presenza di legni piccoli transalpini. Il Sassicaia nasce come “vino da tavola”, poi diventa Igt e Doc nel 1993, prima denominazione italiana destinata ad un unico vino. Fra le tante annate memorabili, capaci di rivaleggiare ad armi pari con gli Château bordolesi più prestigiosi, la 1975, la 1978, la 1988, la 1990, la 1995, certamente quella che lanciò definitivamente il Sassicaia nell’Olimpo dell’enologia mondiale fu la 1985, che si aggiudicò i 100/100 di Robert Parker.

 

Gli italiani nella Top 100/Posizione n. 28 – Marchesi Antinori, Toscana Igt Tignanello

 

 

Il Tignanello di Antinori è una sorta di pietra miliare. È stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali (quali il Cabernet), e tra i primi vini rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Ottenuto da una assemblaggio di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, viene affinato in barrique di rovere francese. Il Tignanello, in origine “Chianti Classico Riserva Vigneto Tignanello” è stato vinificato per la prima volta da un unico vigneto con l’annata 1970 che conteneva ancora Trebbiano e Malvasia. Con l’annata 1971 è diventato vino da tavola ed è stato chiamato Tignanello e con l’annata 1975 le uve bianche sono state totalmente eliminate. Dal 1982 la composizione è rimasta la stessa di quella attuale. Tignanello viene prodotto soltanto nelle annate migliori; non è stato prodotto nel 1972, 1973,1974, 1976, 1984, 1992 e 2002

 

Gli italiani nella Top 100/Posizione n. 33 – Tenuta dell’Ornellaia, Bolgheri Rosso Ornellaia

 

 

Il Bolgheri Rosso Ornellaia arriva sul mercato per la prima volta con il millesimo 1985. Si tratta di un uvaggio di Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot, affinato in barrique. Protagonista dell’ascesa della Tenuta dell’Ornellaia ha da subito assunto il ruolo di vino di riferimento per il territorio di Bolgheri

 

 

Gli italiani nella Top 100/Posizione n. 39 – Tenuta dell’Ornellaia, Toscana Igt Masseto

 

 

Nato dall’intuizione del primo proprietario della Tenuta dell’Ornellaia, Lodovico Antinori, esce nel 1986 come vino ottenuto interamente da uve Merlot coltivate nel vigneto Masseto con il semplice nome “Merlot” (poco più di un esperimento, prodotto in 800 bottiglie). Arriverà sul mercato con il nome Masseto, per la prima volta nel 1987 e da lì in poi sarà protagonista assoluto della stagione dei “Supertuscan”

 

 

Gli italiani nella Top 100/Posizione n. 51 – Marchesi Antinori, Toscana Igt Solaia

 

 

Il Solaia, ottenuto da un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese dell’omonimo vigneto, nasce nel 1978. L’uvaggio iniziale era a base di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, che è stato ripetuto nel 1979. Nelle annate successive è stata introdotta una percentuale di Sangiovese e sono state fatte alcune correzioni nel rapporto tra Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, fino ad arrivare alla composizione attuale. Solaia è prodotto soltanto nelle migliori annate e non è stato prodotto nel 1980, 1981, 1983,1984 e 1992

 

 

 

 

( Fonte Il Sole 24 Ore )