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Croazia, lungo le strade del Vino


Dietro un bicchiere c una storia comune. Dentro un calice ci sono strade personalizzate. Nelle citt o campagna che sia, le vecchie cantine crescono quasi come mondi a parte. Proseguono la loro vita l, con una fisionomia che non richiama solo i pi immediati sensi del gusto e dellolfatto. in uno di questi salotti devoti a Bacco, a Zagabria, che inizia il mio viaggio nelle wine roads (strade del vino) croate.


La pioggia cade incessante, ma non ha importanza. La capitale balcanica sa regalare continue e diversificate sfumature architettoniche, e paesaggistiche. Sprazzi viennesi, con qualche tentazioneMontmartriana, soprattutto a Gornji grad (la Citt Alta). Mi fanno cenno di scendere gi per una scala, e dimprovviso mi ritrovo nella vinoteca Bornstein, un ambiente rustico dove a degustazioni di bianchi Malvasia, Pinot, Posip, e di rossi Teran, Merlot, Postup, seguono succulente specialit mangerecce. Fra questultime spicca il kulen, un salsicciotto piccante preparato con la carne suina e insaporito con sale, aglio e una miscela macinata di paprica dolce e forte.


Lasciata la citt, mi dirigo verso le colline di Brodni Stupnik, nella Slavonia, regione pianeggiante della Croazia orientale bagnata dalle acque dei fiumi Danubio, Drava, Sava e Ilova, una delle zone vinicole pi importanti della nazione insieme alle colleghe Istria e Dalmazia. Con la fine del socialismo di Tito, il panorama di produzione cambiato radicalmente in Croazia, passando da appena sette produttori privati a oltre diecimila, 445 dei quali realizzano annualmente su una superficie di 8.703 ettari, oltre 700mila ettolitri di vini di origine controllata.


In Slavonia c un clima favorevole alla crescita del vino, mi spiega Davor Zdjelarević, titolare dellomonima casa vinicola, produttore fra i vari, anche del Klink@, parola che sta a indicare una giovane ragazza che vuole decidere della sua vita, Nella zona ci sono cinque differenti aree micro-climatiche, cosa unica del Mediterraneo. Negli ultimi anni il governo ha molto incentivato la coltivazione delle viticola.


Abbandonate le verdi vigne di Brodni, e fatto tappa alla fiera dAutunno a Vinkovci, nella parte est della Pannonia e del bacino lungo il Danubio (detto Podunavlje), arrivo a Ilok, separata dalla cittadina serba di Bačka Palanka proprio dal suddetto colosso fluviale (secondo in Europaper lunghezza solo al Volga), e circondata dai pendii della Fruka gore (catena montuosa serba) e dai vigneti interni alla citt medievale, dove si coltiva il vino dai tempi degli Illiri e dei Romani.


Le colline vinicole di Ilok sono rinomate per produrre in particolare vini bianchi, come ilGrasevina, il Riesling Renano, Pinot bianco e grigio, Chardonnay, i rossi come il Cabernet Sauvignon, il Blaufrankisch e il Pinot rosso, senza dimenticarsi degli altrettanto validi vini con predicato, ossia i frutti della vendemmia tardiva, ghiacciata, selettiva e la vendemmia dei chicchi duva.


Le cantine di Ilok si sono conquistate da secoli una solida fama a livello mondiale. Ne sa qualcosa lattuale monarca del trono dInghilterra, Elisabetta II, che per la sua incoronazione ne fece ordinare alcune migliaia. Il segreto di tanta qualit, forse nella Iločka berba grođa (la vendemmia di Ilok), che trae origine dallantica usanza del Sirmio (citt serba della Pannonia) e della Slavonia quando i contadini si radunavano per proteggere luva durante la Pudarina, il periodo di maturazione.


Ho ancora il tempo di spostarmi nella vicina Erdut, dove la societ Erdutski vinogradi lavora su 420 ettari di vigneti, di cui la pi importante tipologia di uva bianca la Graevina. Sto per addentrarmi verso il suo sapore, quando una botte da 75mila litri (tuttora in uso) mi lascia totalmente sospeso tra bicchiere e pensieri. E allora il mio brindisi non pu che andare verso di lei. Perch la natura continui a essere generosa, e luomo non smetta di nutrirla con passione e rispetto. E come dicono da queste parti, zivjeli


( Fonte IlReporter )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.