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Dietro il Gamberorosso c’è Panerai

Stefano Bonilli, fondatore del gruppo della celebre rivista culinaria, racconta di aver ceduto le sue quote all’editore di Class, in conflitto di interessi perch proprietario anche di aziende vinicole. Ma Panerai smentisce tuttoStefano Bonilli, fondatore del Gambero Rosso, dichiara che il gruppo appartiene da anni, in conflitto di interessi, a Paolo Panerai: proprietario di diverse aziende vinicole. Panerai nega al Fatto Quotidiano di possedere il Gambero Rosso e di avere legami collattuale presidente Paolo Cuccia, che per Bonilli sarebbe una mera testa di legno, cio un prestanome.


 


Bonilli, a fine settembre 2010 lei ha vinto una causa in primo grado, per licenziamento illegittimo, contro il gruppo che ha fondato e che per oltre ventanni ha diretto come socio di maggioranza. Chi lha licenziata e perch?


 


Tutto cominciato una decina di anni fa, quando si pensato di fondare la cosiddetta Citt del Gusto , a Roma, e senza un euro di finanziamenti pubblici. A differenza di Slow Food che per anni ha preso una valanga di soldi dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. La Citt del Gusto ci costata un investimento di 10 milioni di euro. 5 milioni li hanno messi la Gambero Rosso Holding SPA (GRH) ossia i soci fondatori, e per gli altri 5 ci siamo rivolti a due nuovi soci: Cazzolla (che allora amministrava ancora la Promotor International SPA), cio limprenditore che aveva la gestione del Motor Show di Bologna, e Interbanca (IGI SGR SPA). A entrambi i nuovi soci abbiamo riconosciuto un 16% delle quote, cio una partecipazione al capitale della Grh al valore nominale pi un sovrapprezzo di 2,5 milioni di Euro.


 


Dunque lei era ancora il socio di maggioranza, che accaduto?


 


Linvestimento fatto per la Citt del Gusto era talmente grande da richiedere tempi pi lunghi del previsto prima di dare profitti. Alla chiusura di bilancio del 2005, ci siamo ritrovati con 2 milioni di euro in perdita, su un milione e mezzo di capitale sociale, rischiando di far crollare tutto. I nuovi soci, ossia Promotor e Interbanca, non erano infatti disposti a ripianare il disavanzo. Perci nel 2006 io mi sono recato da chi aveva due milioni per ripianare il disavanzo, ossia colui che diventato il nuovo proprietario del Gambero Rosso e lo tuttoggi, si chiama Paolo Panerai.


 


Lei ha venduto il Gambero Rosso, che fa critica vinicola e pubblica le guide pi note dItalia, a Paolo Panerai? Lo stesso che possiede diverse aziende vinicole in Italia, quale Castellare di Castellina, Rocca di Frassinello o Feudi del Pisciotto, tutte premiate coi Tre Bicchieri nellultima edizione della guida? Non le parso un conflitto di interessi?


 


Tutte le mie scelte, mi creda, sono state fatte per cercare di tutelare il gruppo e salvare il posto ai dipendenti. Potevo vendere a Cazzolla, vero, ma ho pensato che Panerai fosse gi un editore di successo, dati i risultati ottenuti con Class Editori, che spazia dalla carta stampata alla radio e alla tv. Inoltre Panerai gi si occupava di vino. Infine mi sono fidato di chi lo sosteneva, cio Daniele Cernilli, che stimavo un vero amico, avendoci lavorato per tanti anni: dato che, da insegnante delle medie ai Castelli Romani, lho fatto diventare un critico di vino noto nel mondo


 


Cernilli, che poi diventato direttore responsabile del gruppo, si dimesso poco tempo fa.


 


Mi sono fatto ingannare! Soltanto dopo ho capito che Daniele voleva il mio posto. Ha fatto male i suoi calcoli per e hanno usato pure lui, cos oggi costretto ad andarsene: un prepensionamento. Ma allora mi ero fidato di lui. Cos, invece di vendere a Cazzolla, ho venduto a Panerai le quote di maggioranza della Gambero Rosso Holding spa, che erano detenute da unaltra societ: la Fwf (Food and Wine Factor) attraverso cui noi soci fondatori mantenevano il controllo. Dunque nel 2006 Euroclass Multimedia Holding Sa di Panerai entra nel gruppo Gambero Rosso, attraverso un aumento di capitale in Fwf, sottoscritto e versato . E ha acquistato cos, con 2 milioni di euro, parte nominale e parte sovrapprezzo, il 50,5% della societ che controlla la Grh. Ovvero il totale controllo della sua gestione.


 


Allora perch Paolo Cuccia, presidente della GRH, dichiarare che sia lui stesso a possedere il 97,5% delle quote?


 


Io ho venduto a Paolo Panerai, si figuri che sono andato a casa sua con Cuccia e altri.


 


Ma il Gambero Rosso, facendo una visura della societ, risulta avere come socio di maggioranza una fiduciaria: la nota Compagnia Fiduciaria Nazionale spa, quella che stata usata pure dalla Fininvest o da Ligresti.


 


Nel 2006 ho ceduto il 51,5% delle quote a Euroclass di Panerai, che si avvalso della Compagnia Fiduciaria Nazionale per mantenere il tutto riservato e evitare i problemi del conflitto di interessi. Un anno dopo, col moltiplicarsi delle voci e indiscrezioni, Panerai ha chiesto il mio accordo a che il contratto fiduciante di Compagnia Fiduciaria Nazionale venisse trasferito da Euroclass a Food Fund srl, di Paolo Cuccia (4%) e sua moglie (96%), in quanto aveva necessit di allontanare il pi possibile il legame tra s e il Gambero Rosso. Cio di occultare il conflitto di interessi e non screditare il gruppo. Io ho accettato la sua richiesta. Non la prima volta che Cuccia opera per conto di Panerai, visto che era nel Cda della Compagnia Immobiliare Azionaria.


 


Cio la societ nata dallo scorporo del patrimonio immobiliare di Class Editori. In quel consiglio di amministrazione cerano anche Gianni Zonin e suo figlio Domenico, fra i pi noti industriali del vino italiano: una coincidenza?


 


Io so soltanto che ho stipulato un contratto con Paolo Panerai il 31 ottobre 2006, Panerai il proprietario del Gambero. Io nel 2006 ero rimasto con una fetta di quote del gruppo, su cui mi era stata riconosciuta una clausola put: ossia luscita in qualunque momento dalla societ, prendendo un tot minimo di soldi per azione che cedevo.


 


Il nuovo editore si comportato come lei credeva?


 


A parole, Panerai aveva delineato lo sviluppo e limmediato recupero della redditivit grazie alle sinergie fra Euroclass e Grh. A fatti invece, appena insediata la nuova gestione nel 2007, Panerai (per bocca di Cuccia) ha richiesto un intervento dei soci a copertura perdite e ricostituzione del capitale della Grh. Io ho contestato la richiesta, perch non concordata e non necessaria alla luce del business plan appena approvato, perch metteva a rischio di perdere la mia partecipazione in Fwf vista limpossibilit di far fronte a ulteriori impegni finanziari, motivo per cui avevo dovuto gi rinunciare al controllo dellazienda. Ma Panerai si dichiarato indisponibile a qualsiasi mediazione.


 


Lei, che aveva gi venduto per far fronte ai debiti, ha dovuto pure rimettere dei soldi?


 


E cos. Ho dato pure 550 mila euro, rinunciando in gran parte a crediti verso lazienda, ma confidando ancora nelle assicurazioni della propriet sullavviato recupero dei conti previsto nel business plan.


 


E si sviluppata lazienda, si sono tutelati i dipendenti?


 


Macch! Panerai ha messo i dipendenti in cassa integrazione, e oggi li ha ridotti a 81 da 130 che erano. Si comprato (sempre attraverso la fiduciaria) tutto per due soldi, incluse le quote in svendita del gruppo da Promotor e da Interbanca. Infine, contrariamente a tutte le assicurazioni e previsioni di budget e business plan, e senza dare preventivamente alcuna informativa sulla situazione, a maggio 2008 viene presentato in Consiglio di amministrazione e approvato dalla maggioranza il progetto di bilancio 2007 per Fwf e Grh: con ingenti perdite che mi obbligavano a una mettere nuovi soldi. Una strategia per liquidarmi, Dato che mesi prima, durante il brindisi di capodanno, era stato detto dalla propriet, davanti ai dipendenti, che il gruppo stava andando bene. In pratica la gestione del Gambero stata deliberatamente preordinata perch Panerai incamerasse il valore degli asset senza riconoscere nemmeno un euro a chi quel valore ha creato in oltre venti anni di lavoro: cio a me. A questo punto, persa ogni fiducia in Panerai, ho deciso di esercitare la clausola put.


 


Ma non lhanno licenziata?


 


Loro hanno contestato il mio diritto di esercitare la put. E su questo verte una seconda causa che ho contro il gruppo. Ma allora mi avevano detto che, a fronte delle perdite, avrei dovuto o pagare o sloggiare. Finch il 12 settembre 2008 Paolo Cuccia e Luigi Salerno (direttore generale del Gambero Rosso Holding spa) si sono presentati nel mio ufficio, mettendo sulla scrivania la lettera di licenziamento con motivazioni e accuse infondate. E infatti il Tribunale di Roma, due anni dopo, ha dichiarato illegittimo il mio licenziamento da direttore del mensile Gambero Rosso. E ora che devono pagarmi, per quanto vadano sbandierando che la societ in pareggio, mi hanno chiesto una rateizzazione di 6 mesi. Panerai si preso un gruppo con un marchio fortissimo, mettendoci in prima battuta 2,2 milioni di euro, e in seconda battuta altri 2 milioni. Cio con 4 milioni di euro si impadronito di un gruppo che aveva fra i 16 e i 18 milioni di euro di fatturato. Ma di Gambero Rosso ormai c solo il nome visto che Bonilli, e ormai pure Cernilli, sono fuori del gruppo.


 


( Fonte Il Fatto Quotidiano )


 


Annotazioni di Winetaste


 


L’ Italia il paese del conflitto di interessi, basta guardare molto in alto e non possiamo non accorgerci di questo !


Il dibattito con il parere di Cernilli, ex Direttore del Gamberorosso, si sviluppato altrove su un’altro blog, quando invece sarebbe stato piu’ opportuno si fosse sviluppato sullo stesso blog che ha lanciato l’ intervista.


Comunque lo potete seguire qui :


http://www.intravino.com/vino/notizie-che-non-lo-sono-il-conflitto-dinteressi-del-gambero-rosso/#respond


 


Mi sembra non manchino , nemmeno in questa occasione, i risentimenti personali e le antipatie per mancate collaborazioni e/o torti subiti in passato. Mi dispiace che il mondo del vino italiano, anzich ” fare squadra ” sia sempre in perenne combutta tra gli addetti ai lavori, gli uni contro gli altri, come a dire :


” Io sono migliore di Te e sono il miglior giornalista, il miglior degustatore, il miglior…. “


E’ triste tutto ci, molto triste.


Roberto Gatti


 


P.S. ) Avete notato sul blog Intravino che ” il tizio che non nomino ” si ben guardato ( da due mesi a questa parte ) di sparare a zero, come di consueto, sul Direttore Cernilli.


Il perch presto detto : da quando Cernilli ha lasciato il Gamberorosso ed stato incaricato dall’ Ais, in qualit di responsabile della didattica, ” il nostro puro e duro ” ( che ha da alcuni anni una collaborazione ben retribuita con Ais ), ora si guarda bene dal nominare Cernilli e sbeffeggiarlo con l’ epiteto di ” Robert Parker der Tufello “.


Bella coerenza e bella onest intellettuale, quando si colpiscono per anni , gratuitamente le persone che hanno negato una collaborazione in passato, poi improvvisamente quando te le trovi a collaborare nella stessa parrocchia ” dove ci mangi pure tu “, allora improvvisamente diventano sante ed immuni da ogni peccato, tutti i peccati si lavano come per miracolo.


Bella onest morale ed intellettuale, dove si mangiuca Dio mi conduca, una vergogna, questi personaggi sono patetici perch si ergono a puri ed alla fine si manifestano nei fatti peggiori di tutti gli altri.


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.