Home News I Cappellacci, tra origini nobiliari e cultura popolare

I Cappellacci, tra origini nobiliari e cultura popolare


 


 


 


 


 


Squisito primo piatto autunnale, i cappellacci (caplz) sono uno dei fiori allocchiello della gastronomia ferrarese, e come tanti altri piatti entrati nella tradizione locale traggono probabilmente la loro origine dalle cucine della corte estense.


La prima testimonianza scritta che documenta lesistenza dei caplz si trova infatti nel ricettario del capocuoco (scalco) della corte di Alfonso II dEste, Giovan Battista Rossetti, che datato 1584. A quel tempo erano ancora chiamati tortelli con il burro, poi divenuti cappellacci, forse per sottolinearne la minore ricchezza rispetto ai cappelletti, ripieni di carne.


Nei cappellacci ferraresi invece una sfoglia alluovo racchiude un ripieno di zucca violina cotta al forno e mescolata con formaggio Grana grattugiato, pan grattato, noce moscata, tuorlo duovo e sale. Il condimento pi tradizionale burro e salvia, ma molti li preferiscono con un rag di carne (in cui non manca mai il maiale, vero protagonista animale di queste aree padane).


 


Zucca in festa ad Ostellato


Il comune del Delta dedica un intero mese al prodotto-simbolo


della gastronomia ferrarese


 


Ostellato (Fe)


9, 16 e 23 novembre


 


 


Doppiata la boa del decimo anno di vita, si apre domenica 9 novembre a Ostellato, alle porte del delta del Po ferrarese, lXI edizione di Zucca in festa, limportante iniziativa dedicata alla zucca, generoso prodotto della terra che in questa zona raggiunge unelevata qualit, al punto da meritare un evento ad esso interamente dedicato.


Infatti nelle terre delle Valli del Mezzano -lultima grande area umida del basso ferrarese ad essere stata bonificata nel secondo dopoguerrail terreno conferisce al frutto caratteristiche organolettiche uniche, e la zucca denominata violina, quella con la polpa arancione, compatta, dolce e soda, raggiunge i massimi livelli qualitativi.


         La manifestazione  prevede oltre ad innumerevoli iniziative che animeranno le strade del paese, unimportante mostra pomologica di illustrazione delle specie di zucca, tra cui le variet coltivate nella zona, per poter approfondire la conoscenza del prodotto. Mentre per conoscere la zucca dal punto di vista del gusto e del suo utilizzo gastronomico, a Zucca in Festa scoprirete che la si pu utilizzare ovunque: nel ripieno dei cappellacci, come condimento per pasta e riso, nei dolci, in forma di zuppa, a fettine, fritta, cotta al forno, in purea. Per assaggiare tutte queste specialit sar possibile soffermarsi nello stand gastronomico self service Ritrovarsi con Gusto gestito da Verde Delta in collaborazione con le locali Pro Loco di Ostellato e Rovereto e con la Parrocchia di Libolla.


         E per deliziare i palati pi curiosi, la manifestazione propone tutti i week-end di novembre un importante circuito di ristoranti con men tematici a base di zucca che ciascun ristoratore reinterpreta in maniera personale, in parte con fantasia, in parte attingendo alla tradizione culinaria ferrarese, con gli immancabili cappellacci di zucca ferraresi, vanto della nostra cucina, dallantica storia legata alle tavole della Corte estense.


Il programma della manifestazione si propone ricco di iniziative. Nel corso delle prime tre domeniche di novembre le strade di Ostellato si animeranno con divertenti intrattenimenti per grandi e piccoli, stand espositivi e mercatini di artigianato tipico, etnico e dei prodotti tipici non solo regionali. Senza dimenticare gli aperitivi letterari del pomeriggio ormai tradizionalmente ospitati allinterno del bellissimo Museo del Territorio e incentrati ciascuno sulla presentazione di un libro di recente pubblicazione.


 


 


 


Consorzio Verde Delta


Strada del Mezzano, 10


44020 Ostellato (Fe)


Tel. 0533.681359 – cell.333.3328414


Fax 0533.683082


info@verdedelta.com


www.verdedelta.com


 


Annotazioni di Winetaste


 


Da segnalare, in modo particolare, quello che a mio avviso rimane il Sovrano incontrastato della cucina ferrarese, in modo particolare nelle zone della Bassa, dove risiedo e vivo da sempre : il cappelletto chiamato in dialetto locale ” caplet ” ed al plurale ” i caplit “.


Sono una specie di tortellino bolognese e/o di ” caplaz ” ferrarese, con un ripieno composto da diversi tipi di carne . Una volta quando si era tutti ” piu’ poveri ” ed anche un p ” piu’ semplici “, venivano preparati solamente una volta all’anno in occasione delle festivit di Natale. Le carni che compongono il ripieno dei cappelletti alla Codigorese, rigorosamente nostrane, e provenienti da animali allevati in campagna ( e non industrialmente ) sono :


guanciale di suino


coppone di suino


salame di carne di suino


salame cotechino di suino


cappone ruspante


tacchino ruspante


pollo ruspante


Le carni vengono cotte, e da alcune si ottiene il brodo per la cottura successiva, finemente tritate ed amalgamate con :


formaggio grana grattugiato, noce moscata ed uova, per farne il ripieno. La sfoglia che li racchiuder sar rigorosamente fatta in casa, e purtroppo sempre piu’ di rado ” tirata a mano ” ( maledette macchinette gira pasta ! ).


Vengono cotti nel brodo precedentemente preparato, ancora una spruzzata di parmiggiano-reggiano e la sublimazione della tavola raggiunta.


Un grande piatto che possibile mangiare, soprattutto nelle famiglie dei luoghi citati, dove la ricetta secolare viene tramandata di mamma in figlia, da molti anni, in casa mia la ricetta ancora quella della nonna e risale ad oltre 100 anni f.


Buon appetito con i magnifici cappelletti del basso ferrarese, e dimenticavo : che vino ci abbiniamo ? Sicuramente vini bianchi di buon corpo quali ad esempio :


verdicchio, tocai, insolia ecc., ma non sfigurer nemmeno un buon rosato di corpo del Sud, o qualche rosso frizzante dell’ Oltrep Pavese o dei Colli Piacentini.


Roberto Gatti



 


 


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.