I CONSORZI DI TUTELA DELLA CAMPANIA PLAUDONO PER LA FIRMA DEL MINISTRO BELLANOVA DELL’IMPORTANTE DECRETO CHE RICONOSCE E DISCIPLINA I VIGNETI STORICI ED EROICI
«QUESTO IMPORTANTE STRUMENTO CHE SOSTIENE E VALORIZZA TERRITORI E VIGNAIOLI COSTITUISCE UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO E VITICOLO CAMPANO»

Arriva un nuovo strumento per tutelare e valorizzare il mosaico vitivinicolo campano. Il ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, di concerto con i ministri Dario Franceschini (Beni e attività culturali) e Sergio Costa (Ambiente e tutela del territorio e del mare), ha firmato il Decreto che riconosce e disciplina i vigneti storici ed eroici. Il Decreto stabilisce, con un maggiore livello di dettaglio rispetto a quanto previsto dal Testo unico del vino, regole e criteri operativi utili per individuare i vigneti eroici e storici, i potenziali destinatari degli interventi di ripristino, recupero e manutenzione che saranno finanziati con una parte del budget dell’OCM (Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo). Attraverso la valorizzazione dei vigneti eroici e storici si mira a produrre effetti positivi non solo in termini economici, ma anche dal punto di vista ambientale e sociale.
È questa una grande opportunità per il patrimonio vitivinicolo di una regione che custodisce antichi vitigni e pratiche agricole millenarie: caratteristiche che sono alla base di un’offerta enologica di spiccata tipicità. I cinque Consorzi di Tutela Vini operativi in Campania accolgono positivamente questo strumento che potrebbe produrre effetti positivi nel comparto campano.
«La Campania – dichiara Cesare Avenia, presidente del Consorzio di Tutela Vini Caserta ‘Vitica’ – costituisce uno dei più antichi nuclei di insediamento della vite. È una terra generosa, sapientemente modellata e lavorata dagli uomini. Il nostro ager Falernus, come Pithecusa, il monte Somma e il Vesuvio, il Taburno, sono da sempre scrigni di vitigni unici da cui si ottengono vini inimitabili, decantati fin dall’antichità da Cicerone, Plinio, Marziale, Virgilio… Il Decreto rappresenta sicuramente uno strumento unico per creare valore aggiunto, mettendo in risalto il legame storico, simbolico e culturale con i luoghi di produzione viticola».

«Il riconoscimento dei vigneti storici ed eroici – sottolinea Ciro Giordano, presidente del Consorzio di Tutela Vini ‘Vesuvio’ – rappresenta un mezzo per garantire la coltivazione di quei vitigni che coltiviamo da secoli e che costituiscono la forza della viticoltura campana. Nelle diverse aree di produzione della nostra regione si aprono scenari interessanti per quelle varietà che costituiscono un unicum, come ad esempio i vitigni caprettone e catalanesca allevati sulle falde del vulcano più famoso al mondo e il forastera e il biancolella dell’isola di Ischia. Varietà che sono in grado di proporre un’offerta enoica ed una narrazione diversa ed interessante per i consumatori. Ma il Decreto rappresenta anche una grande possibilità per la difesa delle vigne eroiche dell’area flegrea e sorrentina, che tenaci viticoltori hanno difeso dall’invasione del cemento».
«I paesaggi viticoli – afferma Andrea Ferraioli, guida del Consorzio ‘Vita Salernum Vites’ – sono il frutto di tecnica, conoscenza, tradizione e amore per la propria terra. Opere costruite, come nel caso dei terrazzamenti della Costiera Amalfitana, nel corso dei secoli da veri e propri architetti paesaggisti, che hanno trasformato queste alture che vanno ad affondare nel mare in magnifici giardini pensili. Si tratta di un vero e proprio monumento, costruito pietra su pietra da viticoltori mossi dalla speranza di un futuro migliore. Questo scenario incantevole potrà sicuramente beneficiare delle opportunità che il Decreto metterà in campo, al pari delle vigne cilentane, le cui radici affondano in un territorio che ha fatto della protezione e dell’integrità ecologica un proprio fiore all’occhiello».