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I numeri del vino: non sono tutte rose e fiori. Ci sono anche molte spine

 


 


 


Dati positivi, anzi spumeggianti vengono diffusi con una noncuranza sorprendente mentre gli operatori del settore sono preoccupati e indicano un diverso trend dei consumi


Non tuttoro quello che luccica.


 


Numeri da record per le esportazioni del vino italiano: nel 2008, l’export nel mondo ha raggiunto la cifra record di 3,5 miliardi di euro, grazie soprattutto a Stati Uniti e Germania.


Per quanto riguarda l’export, negli Stati Uniti circa un terzo delle bottiglie di vino consumate dagli americani arrivata dall’Italia che si conferma leader davanti ad Australia e Francia. Ad andare per la maggiore sono i vini rossi Doc/Docg della Toscana come il Chianti e il Brunello di Montalcino, ma anche i rossi piemontesi Barolo, Barbaresco, Barbera e Grignolino. Vini consumati anche in Germania dove si dirige una percentuale elevata delle spedizioni estere dei bianchi Doc/Docg del Veneto, come il Prosecco. La destinazione principale dei rossi Veneti come l’Amarone o il Valpolicella poi il Canada, seguito a ruota dalla Germania mentre i bianchi del Trentino e del Friuli come il Traminer e il Collio sono invece destinati soprattutto negli Usa e in Germania.


Il tutto senza dimenticare lo spumante che ha fatto registrare una crescita delle esportazioni stata pari al 30% in valore nei primi otto mesi del 2008. A tal proposito, da segnalare gli ottimi risultati ottenuti dallo spumante in Gran Bretagna ( 115% in valore) che ha superato la Germania ( 11%) mentre al terzo posto si posizionano gli Stati Uniti, seguiti da Spagna ( 107%), Russia ( 20%) e Giappone ( 5%).


 


Lultima parte del 2008 ha sicuramente registrato una discreta frenata degli acquisti e i consumi sono rallentati in maniera significativa. Nel 2009 la situazione economica sar sicuramente pi difficile ha invece dichiarato Lorenzo Biscontin, direttore marketing del gruppo vinicolo Santa Margherita. Anche negli Stati Uniti c la tendenza ad acquistare segmenti pi bassi a discapito di quelli pi alti. In Italia un effetto importante potrebbe averlo la riduzione del tasso alcolemico consentito al volante da 0,5 a 0,2 grammi di alcol per litro di sangue – continua Biscontin – lo 0,5 grammi rappresenta un consumo responsabile mentre lo 0,2 vuol dire non poter consumare vino. Questa riduzione provocherebbe una flessione ulteriore per le vendite del canale ristorazione.


 


I sentimenti devono essere sempre positivi e lazienda sta cercando di lavorare in maniera pi intensa ha detto Caprai, dellomonima impresa di Montefalco – le difficolt del settore sono state gi scontate nel 2008. Il settore sta pagando un periodo particolare: la crisi ha penalizzato le esportazioni ma anche i consumatori di fascia alta.


 


Lottimismo dei produttori vitivinicoli quindi una difesa dufficio, doverosa, del settore.


 


Anche i dati macroeconomici non sono incoraggianti.


Nel mese di dicembre 2008 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, le esportazioni del capitolo “prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca” sono diminuite del 12,3% mentre le importazioni hanno fatto registrare un 1,2%.


 


( Fonte Teatro Naturale )


 


Osservazioni di Winetaste


 


Prendo lo spunto dallarticolo di cui sopra, per confermare che purtroppo, siamo nel bel mezzo di una crisi senza precedenti, e non mi pare di avere scoperto lacqua calda.


 Cassa integrazione, licenziamenti, serrande di negozi che si abbassano e non si alzano piu ecc. sono sotto gli occhi di tutti.


Non nella mia natura vedere negativo, personalmente appartengo alla categoria di quelli che vedono sempre il bicchiere mezzo pieno, e questo anche nei momenti critici della mia vita, cosi come capita ad ognuno di noi.


Ma questo mio sentire la crisi avvalorato anche da una conferma avuta da un produttore gi molto bene avviato sui mercati internazionali da anni. Mi confermava che , pur avendo avuto un buon trend di vendite nei primi 9 mesi dellanno 2008, nellultimo trimestre 2008 ha avuto una flessione, rispetto allo stesso periodo del 2007. pari a -30%. Se poi consideriamo che, questo produttore, vende i suoi prodotti prima ancora di immetterli sul mercato, possiamo bene capire quale sia la reale situazione del comparto. Credo che molte cantine avranno grossi problemi di vendita, specialmente le piu piccole e meno attrezzate per affrontare i mercati internazionali, che a mio avviso sono lunica valvola di sfogo per i nostri viticoltori. Ma la crisi si st sentendo anche allestero, e personalmente spero vivamente  se ne possa uscire al piu presto, per il bene del mondo del vino ma anche per gli altri comparti, cosi duramente colpiti da questa situazione che , a mio avviso ha del paradossale.
Che Dio ce la mandi buona.


Roberto Gatti


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.