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Il Dettori Bianco 2006

 


 


Scrivevo nel precedente articolo del Dettori Rosso 2004 alla sua migliore vendemmia, frutto di una vigna vecchissima ad alberello, con raccolta delle uve a fine ottobre, ormai densissime di zuccheri.


 


È la moderna proposta del vino arcaico di Sennori (ma in fondo di una gran parte di quellItalia del Sud contadina e pastorale del secolo scorso), denso e poderoso, dallestratto superbo, perché doveva essere anche cibo nella sosta dei lavori in campagna o sulla mensa a fine giornata. Rosso inoltre che, proprio per la sua elevatissima concentrazione, non riesce a trasformare in alcol tutti gli zuccheri. E questo, a mio avviso, lo rende ancora più affascinante. Potente, sontuoso al naso, raggiunge il suo picco ai sapori, con una qualità di tessuto vellutato e cremoso da offrire unoriginalità ed una verità di vigna che mi lascia molto pensare su come sia tempo, acquisita ormai una fondamentale grammatica enologica, di andare oltre e ritrovare in nitore e qualità unautenticità ed una profondità di vino che si rischiava di perdere.


 


Ma questo percorso estremo di Alessandro Dettori con la vendemmia 2006 si compie ora anche sul Vermentino. La delicatezza complessiva del bianco lo aveva inizialmente indotto ad una protezione del vino (fermentazioni a freddo ed in vasca chiusa). Ma è proprio su questultima annata, tra laltro magnifica nellandamento stagionale e con uve perfettamente mature, che ha deciso di andare sino in fondo, recuperando in toto le modalità antiche del territorio. Vinificazione così sui raspi in piccole vasche, senza alcun controllo termico. Macerazione che continua per circa 4 giorni con una buona presa di colore e sapori. Separazione poi delle fecce e vino che continua a fermentare per mesi a vasca aperta e senza uso di solforosa.


 


Sicuramente lassaggio di questo Dettori Bianco 2006 farà discutere e pensare, lasciando anche storcere il naso a più di un grammatico del vino. Ma per quanto mi riguarda io lo ritengo lavvenimento enologico dellanno, con lavvertenza che cè sempre qualcosa da mettere ancora a punto. Ed è questa in fondo la magia avventurosa del vino e di ogni vendemmia che non voglia freddamente replicarsi, ma vivere una propria fondamentale creatività.


 


Il suo colore è dunque estremamente carico con sfumature ambra. Al naso si perde certo il carattere varietale più acido e puntuto, ma si guadagna la grande ampiezza strutturata, gravida di frutto maturo, di sostanza succulenta, grassa. E quello che accenna e promette ai profumi, cresce e si dilata poi incredibilmente nella saporosità travolgente del frutto. Anche qui (un po come nel Rosso) è la bocca ad offrire laspetto più emozionante e convincente con un impianto di vinosità sontuosa e barocca tenuto perfettamente vivo dallintelaiatura acida, alcolica e in qualche modo minerale e appena tannica. Raggiungendo così una felicità espressiva tra le più rare per un bianco sontuoso e ghiotto, che non ci si stanca mai di assaporare e bere.


 


( Fonte Gamberorosso )


 


 


Annotazioni di Winetaste


 


Ho conosciuto Alessandro Dettori ed i suoi vini, e ve ne scriverò in dettaglio prossimamente, ma ora voglio solo aggiungere che in un discorso piu’ generale inserirei anche i suoi vini bianchi : tutti i vini di Alessandro sono al di fuori di ogni schema tradizionale, bevendoli si percepisce che hanno un’anima, che hanno qualcosa da raccontare, nel bene e nel male. Sono vini non facili da interpretare, in quanto non omologati e diversi da ogni altro. Probabilmente in un concorso enologico non vincerebbero neppure una medaglia, ma sicuramente sono vini che lasciano il segno in chi li beve, personalmente mi hanno segnato molto in bene, ma approfondiremo piu’ avanti. Vedi anche il link: https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=2331


 


 


Roberto Gatti

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.