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Gli incidenti possono capitare anche da sobri



Caro Severgnini,
Mi piace uscire il fine settimana con la mia ragazza, andare in riva al lago, fare una passeggiata, tirare ora di cena e poi andare in un bel ristorantino. Una bella cenetta in due. Magari un paesaggio adorabile davanti, clienti pochi, una bottiglia di vino e qualche specialit casereccia. Ancora una passeggiatina veloce dopo cena e poi si va a casa. Come? In auto. Non puoi fare altrimenti? No. A meno di prendere un taxi per 40-50 km. Per qualcuno sarei da accusare di cospirazione a omicidio premeditato. Per altri sarei vittima di frustrazioni/depressioni che mi spingono a minacciare gli altri attraverso la mia macchina. Io invece mi sento solo un giovane normale. Normalissimo. A cui potr succedere di avere un’incidente (a dir la verit ne ho gi avuti, da sobrio).
Mi potr succedere non perch ho bevuto due bicchieri di vino a cena. Ma perch a tutti pu capitare. Perch bisogna cercare di non distrarsi mai, perch la stanchezza traditrice, perch quando guidiamo un’automobile ci esponiamo a un pericolo. Naturalmente si cerca di evitarli, ma il destino non sappiamo cosa ci riserva. C’ solo un modo perch io sia sicuro che non mi accada un incidente. Non uscire di casa (ma anche l, gli incidenti domestici….). Con il mio intervento non voglio liberalizzare n promuovere l’alcol alla guida. E’ comunque sbagliato, mi piacerebbe non dover guidare un’auto per andarmene a fare una cenetta con la mia ragazza, ma non possibile. E a certi piaceri non vorrei rinunciare. Voglio solo dire che mi sembra che qualcuno abbia reazioni sproporzionate e che non giusto pensare sempre di risolvere il problema inasprendo le pene o abbassando la soglia di tolleranza, ma migliorando i controlli. Non chiedo l’impunit, ma metter sullo stesso piano un ragazzo come me e un alcolizzato vero, fermato pi volte con un tasso di molto superiore al consentito, che magari sbanda per strada, non mi sembra obiettivamente giusto.


Giovanni Galbusera, zocker@freemail.it

( Fonte Corriere della Sera )

Considerazioni di Winetaste

Come non condividere quanto scritto dal giovane lettore, comprensibile ed umano : bisogna fare una netta distinzione tra chi ha bevuto due bicchieri di vino a cena, e chi invece un ubriacone incallito.

Personalmente nei miei 38 lunghi anni di patente, e nei miei oltre 25 di frequentazioni enogastronomiche, non mi mai capitato, anche con una buona dose di fortuna, di avere incidenti stradali, ma devo ammettere di averci messo molto del mio. Infatti non mi stancher mai di ripetere una mia ” trovata ” , nemmeno tanto difficile da capire, ma piuttosto da mettere in pratica, dopo avere bevuto un po di piu’ : ” Piu’ ho bevuto e piu’ diminuisco la velocit nel fare ritorno a casa, praticamente la velocit al ritorno dovr essere inversamente proporzionale alla quantit di alcol assunto “.

Ricordatevi sempre di questa regola di guida, e nella peggiore delle ipotesi, ammaccherete l’auto, ma quelle si possono riparare sempre : importante arrivare a casa sani e salvi, la nostra vita unica e troppo preziosa per essere gettata al vento cosi’ inutilmente, proprio non ne vale la pena…..e mi rivolgo specialmente ai piu’ giovani…….

Beviamo poco ma beviamo meglio.

Roberto Gatti

agosto 2007

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.