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IL PECCATO MA NON IL PECCATORE

 


 



 


 


Qualche tempo fa navigando.navigando, tra un sito vinoso ed un blog mi imbatto in una recensione fatta da un collega che evidentemente non proprio specializzato in cose vinicole, visto quanto Vi sto per scrivere.


Infatti  fino a pochissimi anni fa, lui cosi come tanti altri daltronde, si occupava di altro argomento, poi con lavvento di internet come sapete basta aprire un blog e/o sito internet e ognuno pu credere ed autoconvicersi di essere diventato un vero esperto di vino.


Leggo questa recensione di un vino bianco classificato 98/100, roba da fare impallidire anche il piu esperto dei degustatori. Punteggi per me inarrivabili, sia in sede di concorso che nelle degustazioni alle anteprime, tutte fatte sempre alla cieca quando possibile, raramente mi sono avvicinato ai 95/100, e solo recentissimamente li ho superati con un solo vino cileno di cui sentiremo scrivere molto nei prossimi anni, dopo oltre 20 anni di recensioni e degustazioni.


Ma la meraviglia ed il mio stupore sono stati dettati dal fatto che questo vino lo avevo gi assaggiato alcuni anni fa, con questi esiti  riportati in internet per lannata 2008 :


 


I vigneti sono situati in colline, sovrastanti le antiche miniere di zolfo:


giallo paglierino tenue; al naso note spiccate, nette e pulite di minerali, idrocarburi, pietra focaia e zolfo; in bocca sapido, bella spalla acida, grande mineralit, quasi a ricordare i migliori riesling renani; giustamente caldo ed in equilibrio sensoriale, molto lunga la Pai, che ci fa salivare a lungo.


Un prodotto tipico, che molto bene rispecchia il territorio di provenienza e la tipicit, ben vinificato e di qualit certa.


Da provare.


 


Non me lo ricordavo come un fuoriclasse assoluto  bensi come un ottimo vino ( 87/88 ).


 


Mi sono detto tra me e me : vuoi vedere che questo bravo produttore ha modificato qualcosa in vigna ed in cantina ed ha migliorato cosi tanto, ma quasi impossibile che un vino bianco italiano possa arrivare a tanto, soprattutto dal momento che lo avevo gi degustato.


Non mi stato difficile procurarmi alcune bottiglie dello stesso vino, stessa annata in questione la 2009, e cosi ne ho scritto oggi 04 gennaio 2011 :


 


bello il colore di un giallo paglierino di media intensit: al naso manifesta profumi , tipici del vitigno, di media intensit che si esprimono su note di zolfo, note sulfuree; in bocca equilibrato, supportato da una bella spina acida, ritornano le note sulfuree intercettate al naso, lunga la Pai finale. Da classificare ottimo 86/87 , ad essere generosi 88/100.


 


 


CONSIDERAZIONI FINALI


 


Voglio precisare che questo produttore stato anche annoverato tra i Winetaste Partners, ed ancora oggi coltivo con lui un buon rapporto , ma quando si scrive di vino e si esprimono giudizi, il sottoscritto non si lascia influenzare dalle amicizie, conoscenze ed altri aspetti pubblicitari : sempre , e sar  solo il bicchiere a decretarne il livello qualitativo.


 


A questo punto non voglio aggiungere altro, se non dire che certi giudizi sono fuorvianti per il pubblico che li legge, da parte mia sono pronto a qualsiasi confronto in degustazione alla cieca, con uso di qualsiasi scheda a punti ed anche senza, insieme ad altri addetti ai lavori e/o appassionati, perch i casi sono tre :


1)     o il collega era m briaco ;


2)      o il sottoscritto dopo 25 anni non riesce piu a ridegustare un vino ( ma il mio parere suffragato da due degustazioni fatte a distanza di due anni ) ;


3)     oppure lascio a Voi la terza e piu probabile ipotesi che non voglio scrivere..ma facilmente intuibile .


Mi fa specie che da quanto riportato , sembra che il suo sito sia molto visitato, ora sufficiente che qualche lettore faccia la controprova, cosi come ho fatto io ed allora i giochi saranno svelati.


Queste sono gli aspetti che a volte mi fanno avvilire e fanno dire a me stesso :  ma chi te lo fa fare, smetti questo lavoro , ma dal momento che sono convinto che lesperienza che ho maturato sia tanta, allora mi dico che continuer, meglio sarebbe invece se cambiassero lavoro quelli che di vino ne capiscono come il sottoscritto di geologia o di scienza, e piuttosto scrivessero di tarallucci e pizza.


Evviva Internet, grande vetrina dove ognuno libero di scrivere ci che pensa, anche le piu grandi  ed emerite sto@@@@e , speriamo almeno in buona fede.


Roberto Gatti


04-Gennaio- 2011


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.