Home Arrabbiature Inchiesta “Ghost wine” sul vino adulterato, chiesto il processo per 61

Inchiesta “Ghost wine” sul vino adulterato, chiesto il processo per 61

Fissata per il 15 settembre l’udienza preliminare per discutere l’istanza di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Lecce nei riguardi di 49 persone e dodici società

LECCE – Era venduto come vino di qualità, ma in realtà sarebbe stato “manipolato” con sofisticate tecniche: è quanto sostiene l’inchiesta non a caso denominata “Ghost Wine” (vino fantasma) che nel luglio del 2019, portò a undici arresti, incluso quello di Antonio Domenico Barletta, il funzionario dell’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti, organismo che fa capo al ministero delle Politiche agricole e alimentari), accusato di aver agevolato gli imprenditori nelle pratiche, omettendo controlli e avvisando di ispezioni.

C’è il suo nome nel lungo elenco stilato nella richiesta di rinvio a giudizio dal pubblico ministero Donatina Buffelli, il magistrato titolare delle indagini condotte con i carabinieri del Nas.
Sono in tutto 61 le posizioni (49 persone e 12 società), sulle quali dovrà decidere il giudice Giulia Proto il 15 settembre nell’aula bunker del carcere di “Borgo San Nicola”.

Oltre a Barletta, 58 anni, di Lecce, rischiano il processo: Tommaso Vantaggiato, 42, di Racale; Antonello Calò, 66, di Copertino; Giuseppe Caragnulo, 60, di San Donaci; Vincenzo Laera, 40, di Mesagne; Pietro Calò, 28 anni, di Copertino; Giovanni Luca Calò, 52, di Lecce; Cristina Calò, 57, di Copertino; Susanna Calò, 36, di Copertino; Luigi Ricco, 57, di San Ferdinando di Puglia; Vincenzo Morrone, 33, di Cesa (in provincia di Caserta); Santo Aimone, 67 anni, di Sant’Antimo (a Napoli); Giovanni Aimone, 36, di Sant’Antimo; Vincenzo Bevilacqua, 42, di Capaccio Paestum (in provincia di Salerno); Rosario Aurigemma, 60, di Pontecagnano Faiano (a Salerno); Giuseppe De Bari, 57, di Molfetta; Nicola Suglia, 57, di Noicattaro (Bari); Giovanni Tornese, 31 anni, di Copertino; Stefano Troncone, di 41, di Veglie; Simone Caragnulo, 25, di San Donaci; Daniela Gravili, 44 anni, di Cellino San Marco, (omonima della nota sommelier di Roma e salentina d’adozione); Antonio Caragnulo, 58, di San Donaci; Salvatore Mazzotta, 56, di Trepuzzi; Renato D’Auria, 55, di Ortona (in provincia di Chieti); Cosimo Campanella, 38 anni, di San Pietro Vernotico; Dario Bardi, 33 anni, di Cellino San Marco; Oronzo Pezzuto, 38, di Surbo; Antonio Ilario De Pirro, 53, di Nardò; Antonio De Iaco, 65 anni, di Felline (frazione di Alliste); Michele Brattoli, 70 anni, di Trinitapoli; Bruno Lucio Damiani, 64, di Trinitapoli; Fabio De Pirro, 57, di Collemeto (frazione di Galatina); Rocco Antonio Chetta, 67enne, di Lequile; Francesco Libertini, 57, di Merine (frazione di Lizzanello); Roberta Elisabetta Trande, 52, di Lecce; Simone Nestola, 36 anni, di Copertino; Giacomina Tavani, 43, di Lizzanello; Marta Abbracciavento, di 40, di Lecce; Francesco Ciotola, 63, di Cutrofiano, ma domiciliato a Roma; Antonio D’Oro, 50, di Bonito (Avellino).

E ancora: Giuseppe Dell’Aversana, 42enne, di Orta di Atella (Caserta); Marinella Carcagna, 52, di Lecce; Alessandro Botter, 48 anni, di Jesolo (Venezia); Arnaldo Botter, 84 anni, di San Donà di Piave (Venezia); Salvatore Ditta, 60, di Campobello di Mazara (Trapani); Dolores Grassi, 68, di Lequile; Rosa Penza, 49, di Barletta; Pasquale Casto, 59, di Cerignola e residente in Bulgaria; Antonio Bruno, 68, di San Ferdinando di Puglia (Foggia).

Quanto alle società coinvolte, si tratta di: Agrisalento Srl a Copertino; Enosystem Srl, anche questa con sede legale e stabilimento vinicolo sempre a Copertino; Megale Hellas Srl con sede legale a San Pietro Vernotico e depositi nello stesso comune e a Guagnano, Campi Salentina, Salice Salentino, Manduria, Mesagne, San Pancrazio Salentino, Cellino San Marco; la società agricola Chora Ss a San Donaci; Casa vinicola Botter Carlo & C. Spa con sede legale e stabilimenti a Fossalta di Piave (Venezia) con uffici, magazzino e stabilimento a Salice Salentino; Cib Industry Srl con sede legale a Roma; la Ccib Food Industry Srl con sede legale a Roma; Cib Food Industry Srl con sede legale a Lequile; Bevande Concentrati Succhi e Zuccheri Srl, in liquidazione (già Cib srl, Compagnia Italiana Bevande), con sede legale a Roma; Gc 1916 Srl con sede legale a Lequile; Gestione Partecipazioni Societarie Srl con sede legale a Roma; Psg Partecipazioni Societarie Gestite Srl, con sede legale a Roma.

Le accuse contestate, vario titolo, sono quelle di associazione a delinquere, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e in registri informatizzati, frode nell’esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, riciclaggio e autoriciclaggio, gestione di rifiuti non autorizzata.

La difesa è composta dagli avvocati: Stefano Chiriatti; Roberto D’Ippolito; Francesco Vergine, Massimo Manfreda; Donata Perrone; Riccardo Giannuzzi; Giuseppe Stellato; Vincenzo Motti; Angelina Quagliano; Michele Laforgia; Rolando Marchionna; Fiorindina De Carlo; Anna Centonze; Amilcare Tana; Francesca Conte; Luigi Rella; Mario Urso; Ladislao Massari; Massimo Pagliaro; Gabriella Micheli; Marta Centonze e Luisa Pesce.

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.