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La crisi del Brachetto d’Acqui Docg

RIDARE LA GIUSTA DIGNITÀ AI VITICOLTORI DEL BRACHETTO, OGGI NON SI COPRONO I COSTI DI PRODUZIONE

 

Cosi’ recita l’accorato appello lanciato da Coldiretti per avviare una inversione di tendenza per questo vino aromatico, delizioso da dessert e fine pasto.

 

Marco Reggio, Presidente Coldiretti di Asti, rimarca il fatto che con questo vino i produttori ormai non coprono nemmeno le spese di produzione, a tal punto che in molti stanno pensando al reinnesto od abbandono dei vigneti. Coldiretti punta il dito, tra l’altro, contro il Consorzio di Tutela il quale avrebbe fatto poco per rilanciare questa tipologia di vino e senza ottenere risultati concreti al rilancio.

 

 

I risultati sono allarmanti se si pensa che in soli 8 anni il numero di bottiglie vendute è passato da 3.703.733 a 2.809.333, considerando che l’ultima annata ha registrato il calo maggiore di ben 333.600 bottiglie rispetto alla precedente.

 

Nonostante i bilanci deficitari per la tipologia, il Consorzio ha chiesto un ulteriore contributo ai viticoltori di 500 euro/ha, per finanziare una campagna di rilancio del Brachetto Docg, considerando che la superficie vitata è di 896 ha il budget a disposizione risulta di 448.000 euro, una bella cifra.

 

Si consideri che con una resa/ha fissata in appena 36 q.li/ha, con le uve pagate ad 1euro/kg non si coprono i costi di gestione del vigneto, una situazione diventata insostenibile.

 

Il Direttore di Coldiretti Asti Diego Furia, cosi’ dichiara : “Vogliamo ribadire al Consorzio – l’urgenza di mettere in atto un progetto serio, concreto e soprattutto chiaro per valorizzare la Docg. Anziché tassare ulteriormente i viticoltori occorre capire dove, lungo la filiera, viene disperso il valore di questo vino che, seppur considerato qualitativamente al pari delle altre denominazioni piemontesi, non garantisce un ritorno adeguato”.

 

ZONA DI PRODUZIONE DEL VINO DOCG BRACHETTO D’ACQUI
Provincia di Asti, il territorio dei comuni di: Vesime, Cessole, Loazzolo, Bubbio, Monastero Bormida, Rocchetta Palafea, Montabone, Fontanile, Mombaruzzo, Maranzana, Quaranti, Castel Boglione, Castel Rocchero, Sessame, Castelletto Molina, Calamandrana, Cassinasco, Nizza Monferrato.
Provincia di Alessandria, il territorio dei comuni di: Acqui Terme, Terzo, Bistagno, Alice Bel Colle, Strevi, Ricaldone, Cassine, Visone.

 

Un vero peccato perchè questo vino ci è piaciuto, invito a leggere una mia recensione qui

Continueremo a scrivere di Brachetto d’Acqui Docg, perchè è un vino gradevole, aromatico ed ideale a fine pasto con pasticceria in genere, anche se questo dovesse essere solo una goccia nel ” mare magnum ” del vino italiano.