Uno studio franco-americano ha stabilito che, in caso di aumento del riscaldamento climatico di appena due gradi, oltre la metà delle regioni vitivinicole mondiali sarebbe seriamente a rischio scomparsa.
I ricercatori dell’istituto nazionale francese dell’agricoltura (INRAE) hanno messo a punto un modello per verificare le diverse fasi di sviluppo di 11 dei vitigni tra i più comuni al mondo, che hanno poi incrociato ed analizzato con i dati di proiezione dei cambiamenti climatici.
I paesi che sarebbero maggiormente penalizzati dai cambiamenti climatici previsti, ma non auspicabili, sono naturalmente i piu’ caldi quali la Spagna e l’Italia, che vedrebbero volatilizzarsi oltre il 65% delle loro superfici viticole. Invece Francia e Germania vedrebbero spostati a nord i loro vigneti. Ad esempio Nuova Zelanda, Australia e Stati Uniti vedrebbero aumentare le loro superfici coltivabili ad uva.