Cinque milioni di euro. A tanto ammonterebbe il debito dell’IRVOS, l’istituto regionale siciliano del Vino e dell’olio, per la partecipazione a fiere ed esposizioni i cui conti non sarebbero stati pagati o comunque sarebbero al centro di un contenzioso. Per questo Verona Fiere avrebbe chiesto e ottenuto il pignoramento dei conti correnti dell’istituto, una controllata della Regione siciliana.
I debiti riguardano la partecipazione al Vinitaly dal 2009 al 2014. Cinque anni di Fiere per costi evidentemente molto elevati. Un contenzioso a cavallo fra due diversi governi precedenti all’attuale.
L’Irvos si è costituito in giudizio e per questo motivo il prossimo 7 dicembre, un venerdì, si terrà udienza al tribunale di Palermo. la Regione vorrebbe chiudere il contenzioso prima la strada della trattativa non è semplice e nel frattempo tutti i conti correnti restano bloccati e dunque l’istituto non dispone di un solo centesimo e non può pagare gli stipendi ai 64 dipendenti.
Una situazione assurda a fronte della quale i lavoratori hanno indetto lo stato di agitazione in massa. Una protesta che, però, rischia di essere vana essendo chiaro che il Commissario dell’ente non ha soluzioni non potendo toccare i fondi dai conti correnti, e deve aspettare le decisioni del giudice.
“La cosa assurda – dice a BlogSicilia Paolo Montera della funzione Pubblica Cisl – è che l’Istituto, pur essendo una controllata regionale, ha un bilancio ordinario senza le tutele per il personale previste in tutti i bilanci degli enti pubblici”.
Per questo i sindacati hanno chiesto ed ottenuto di essere ascoltati in Commissione Bilancio dell’Ars. la convocazione davanti ai deputati della II Commissione è stata fissata per domattina e in quella occasione verrà avanzata una richiesta di modifica normativa che riguardi proprio l’IRVOS e che possa, da qui, essere eventualmente estesa ad altri enti in analoghe condizioni.
In tutti gli enti pubblici i capitoli di spesa nei quali si collocano i fondi per pagare gli stipendi ai dipendenti sono definiti ‘spese obbligatorie’ e come tali non sono aggredibili. “Chiederemo ai deputati della Commissione – dice Montera a BlogSicilia – di intervenire a favore di una modifica anche normativa se necessario per far si che i bilanci IRVOS siano equiparati a quelli di qualsiasi altro ente pubblico per evitare incresciose situazione come quella a cui stiamo assistendo. Non possono essere i dipendenti a pagare con i propri stipendi i contenziosi fra Enti”.
“Dobbiamo riconoscere interesse e tempestività alla Commissione – aggiunge Montera – perchè alla nostra richiesta di convocazione si è fatto seguito immediatamente. Una attenzione che lascia ben sperare”.
Una vicenda comunque incredibile, quella dell’IRVOS ma che potrebbe perfino ripetersi in altri situazioni e strutture, per questo va affrontata anche normativamente. Ma la strada non è semplice ne veloce. E intanto i 64 dipendenti di Palermo, Alcamo, Marsala, Milazzo, Noto e Canicattì e una ventina di pensionati dell’Istituto restano senza stipendi
( Fonte Blog Sicilia )