Le notti alla scoperta dello champagne

Parola dordine: bollicine. Purch siano Paul Bara, Drappier, Deville, Pol Roger, Philipponat, Busin o qualunque altro nome delle guest star che riempiono il calendario di una singolare iniziativa che vede apparentati due rinomati poli del buon bere cittadino. Infatti, per tutto il mese di agosto lAntica Enoteca del Borgo di via Monferrato 4 e i Tre Galli di via SantAgostino 25 lanciano allora dell’aperitivo lo Champagne Summer Camp, unautentica palestra del gusto dedicata a famoso nettare. Ogni giorno fino al 31 agosto viene proposto uno champagne in mescita al prezzo politico di 5 euro al calice, anche nel caso in cui il prezzo della bottiglia richiederebbe una cifra superiore.

Un calice di champagne al prezzo di un Arneis? La prima reazione di stupore – commenta Sarah Bellini, responsabile dei Tre Galli – poi quando la gente scopre la nostra formula dopo il primo giro, scatta subito il secondo. La fascia di et pi entusiasta sicuramente quella dai 30 anni in su, ma timidamente si fanno avanti anche i pi giovani. E a questi ultimi che si sente dire scherzosamente ci facciamo uno sciampagnino? piuttosto che consigliami una bolla quando si avvicinano al cestello da cui spuntano i colli ghiacciati delle bottiglie. Non si parli per di una sfida sleale tra Italia e Francia perch di fatto entrambi i prodotti servono a sostenere ununica causa che quella di incuriosire in generale su tutti i prodotti vinicoli mettendo in luce il fatto che ci sono tanti prodotti di alto livello che non costano di pi di una bottiglia di vino di buon livello. 

Poi ovvio che su Champagne e Pinot Nero – dice il titolare Riccardo De Giuli – sono pi bravi i francesi, mentre i nostri Barbera o Nebbiolo, solo per fare due nomi, non li batte nessuno. Senza contare che anche in Italia si stanno affermando realt im portanti come Franciacorta. Solo il pubblico in qualche modo si divide sulla scelta delluno o dellaltro come Nicola Maffione, 24 anni di professione ottico che sotto uninvidiabile montatura griffata dichiara sicuro che in Italia lo champagne non soppianter mai il vino, non tanto per una questione di gusto, ma soprattutto perch se c una cosa in cui siamo leggermente nazionalisti, questa sicuramente il vino. 

Di tuttaltro avviso Giuseppe Pino Bellantoni, 47 anni, l’ambulante pi conosciuto del Quadrilatero la cui bancarella di bigiotteria e collane meta obbligata di molte avventrici della zona: Per me, forse perch nella vita ho viaggiato molto, lo champagne e in particolare il Taittinger in testa a tutto, tanto che sar la bevanda con cui accompagner anche la cena. I liberi professionisti che invece arrivano in scooter alla Gran Madre e si siedono sul gradino dell’enoteca storica di Borgo Po o i residenti per i quali si tratta di una seconda casa, non si discostano molto da questo comune sentire. 

Subito dopo il lavoro – racconta Carla Arnaudo, giovane negoziante della zona – si fa sempre una sosta in enoteca perch ormai un’istituzione della vita del borgo da decenni. La priorit qui data al bere, nel senso che non si viene per tartine e stuzzichini, ma per scoprire che si possono gustare ottimi vini e soprattutto prelibatezze come lo champagne a prezzi abbordabili e mantenendo alta la qualit. 

E per sfatare la leggenda che lo champagne sia troppo costoso c’ un camp del palato a diposizione, facendo la spola da unenoteca allaltra. Etilometro permettendo