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Montebruno insegna a mangiare da Papa o da re

 


 


Vallo a trovare un presidente della Repubblica italiana con la fama, non usurpata, di buongustaio: forse solo Luigi Einaudi, che da piemontese doc era anche conoscitore di vini generosi, o uno dei suoi successori, Giuseppe Saragat, che preferiva, i vini generosi, conoscerli molto pi a fondo. Neppure i Papi hanno mai dedicato, almeno sembra, molta attenzione allenogastronomia, mentre molti poeti, scrittori e musicisti – uno su tutti: Rossini, ma anche DAnnunzio non disdegnava, eccessi compresi – si sono lasciati coinvolgere volentieri nei piaceri della tavola. In ogni modo, per chi volesse approfondire la materia e andare alla scoperta della passione enogastronomica di tanti personaggi della Storia e della cronaca pi o meno recente, lAccademia della cucina e la Comunit montana dellAlta Val Trebbia mettono a disposizione una spettacolare rassegna espositiva itinerante, dal titolo emblematico: Un secolo di men italiani.


 


La mostra, aperta fino al 9 settembre, nel Cenobio degli Agostiniani Eremitani di Montebruno (ingresso libero), vuole evidenziare – sottolinea una nota della storica Accademia, fondata nel 1953 da Orio Vergani – i valori artistici, gastronomici e culturali di un secolo di storia dItalia, illustrati attraverso il men inteso come oggetto e silenzioso protagonista dellevolversi della cultura, del linguaggio e della civilt della tavola. Con queste premesse, stato allestito un progetto che prevede, in particolare, lesposizione di 26 pannelli suddivisi in 12 sezioni che abbracciano lintera gamma della convivialit. Nellordine: Men Savoia, Grandi avvenimenti e grandi personaggi, Italiani allestero, Conviviali, Pubblicitari, Alberghi e ristoranti, Transatlantici e aerei, Accademia italiana della cucina, Artisti liberty, Artisti futuristi, Artisti moderni, Men papali.


 


Complessivamente, sono esposti circa 300 men tra i pi rari e prestigiosi, sontuosi e accattivanti, tutti illuminanti su un periodo, un momento storico, un avvenimento particolare o un personaggio della vita politica, economica e sociale nazionale. Si va dai grandi italiani festeggiati allestero, con banchetti espressamente dedicati, ai pontefici, decisamente pi spartani nelle loro scelte, ma gratificati dalle Compagnie aeree di piatti ricercati in occasione dei lunghi viaggi pastorali. A proposito: si viene a scoprire che i Papi concedono udienza, ma non invitano mai a pranzo, non mangiano mai in pubblico e, quando sono in viaggio apostolico, consumano pasti nei vescovati, nelle nunziature o nei conventi, in compagnia di pochi prelati. Anche per questo, i men dei Papi sono rarissimi. Ragione di pi per conoscerli alla mostra di Montebruno.


Liniziativa, che squarcia il velo anche sui piatti preferiti dallimperatrice Sissi e dalla regina Margherita, da Vittorio Emanuele III e Guglielmo Marconi, fino a svelare le leccornie offerte a Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi, stata fortissimamente voluta da Federico Marenco, vicepresidente della Comunit montana Alta Val Trebbia. Che spiega: Questo il primo atto di una serie di appuntamenti dedicati alla cucina che stiamo sviluppando, con il sistema locale delle trattorie, dei ristoranti e delle locande della valle. Puntiamo, sulle orme di Mario Soldati, alla ricostruzione di un viaggio culturale e gastroterapico, alla ricerca dei cibi genuini. Lesposizione, inaugurata a Nuova Delhi nel novembre dello scorso anno, ha gi fatto tappa a Bruxelles, Calcutta e Stoccolma, girando il mondo per esportare il modo italiano di stare a tavola. E viene ospitata ora per la prima volta in Liguria, a Montebruno, per poi essere trasferita in Colombia, a Bogot, e successivamente a Santo Domingo.


 


Nellambito della manifestazione, prevista la presentazione del volume Sinfonia gastronomica, musica, eros e cucina (edizioni Viennepierre), di Roberto Iovino, musicologo e critico musicale, e Ileana Mattion, musicologa. Il libro, finalista al Premio Bancarella della Cucina 2007, affronta i rapporti fra musica, eros e cucina, e si sviluppa sui temi e sui tempi di una sinfonia: adagio, allegro con moto, andante con variazioni, scherzo, rond vivace e adagio finale. Si procede, quindi, fra larte della gastronomia e quella dei suoni (dal tempo dei Greci a oggi), in uno scenario che comprende il banchetto, il caff, il salotto, il palco dellopera. Si prosegue poi col teatro, mentre il passaggio successivo dedicato ai musicisti-gourmet come Haendel, Brahms, Rossini, Verdi che – pare – non disdegnassero affatto, a volte, mettere da parte uno spartito per un invitante men. Il libro si chiude con i banchetti ispirati alla cultura romana, medievale, rinascimentale, barocca, fino ad arrivare al futurismo, accompagnando le ricette con indicazioni di brani musicali dellepoca.


 


( Fonte Il Giornale.it )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.