Porterà ad una delle più grandi realtà imprenditoriali vitivinicole del territorio del Gavi Docg il “matrimonio” tra la Tenuta La Giustiniana di Rovereto, la Tenuta Ca’ da Meo di Pratolungo e il produttore Stefano Massone di Capriata d’Orba. Magda Pedrini e Stefano Massone, sono infatti gli acquirenti de La Giustiniana, uno dei marchi storici del vino Gavi
GAVI – Porterà ad una delle più grandi realtà imprenditoriali vitivinicole del territorio del Gavi Docg il “matrimonio” tra la Tenuta La Giustiniana di Rovereto, la Tenuta Ca’ da Meo di Pratolungo e il produttore Stefano Massone di Capriata d’Orba.
Magda Pedrini e Stefano Massone , sono infatti gli acquirenti de La Giustiniana, uno dei marchi storici del vino Gavi.
Acquista sul filo del rasoio, la tenuta di Rovereto resterà in mano ad imprenditori “del territorio”. Ci tengono a sottolienarlo Magda Pedrini e Stefano Massone. La nuova società, che punta ad un rilancio dello storico marchio, è quindi costituita per l’81% dai due acquirenti, i quali ricopriranno il ruolo di presidente ed amministratore delegato. Il restante 19% resta in mano alla famiglia Lombardini, titolare de La Giustiniana dagli anni Settanta.
La trattativa è andata in porto “in tempi molto rapidi”, ha ammesso Pietro Bianchi, commercialista che ha seguito l’operazione, appena prima che la tenuta di oltre 100 ettari di cui 32 coltivati a cortese Docg, finisse in altre mani. “E’ un fatto importante che la proprietà sia rimasta in capo a viticoltori ed imprenditori del territorio, che ne potranno svilupparne tutte le potenzialità”, ha detto la neo presidente Pedrini. Non è stato svelato il valore dell’operazione, ma, dice Bianchi, “nell’offerta è stato tenuto conto del valore di tutta la proprietà, ma anche del fatto che il marchio va rilanciato”.
Per la titolare della tenuta Ca’ da Meo, quello per La Giustiniana è stato un amore a prima vista: “mi è sembrata come una bella signora, che desiderava rinascere”. Questo quindi sarà l’obiettivo della nuova società.
La Giustiniana, complesso formato da una grande villa del Seicento e terreni messi a vigna, prati e boschivo, apparteneva dagli anni Settanta alla famiglia Lombardini, che negli ultimi tempi aveva diversificato l’attività, impegnandosi nel settore delle costruzioni e dei lavori stradali. Il marchio delle bottiglie, però, è rimasto sul mercato, anche se “ora andrà rilanciato”, dicono i nuovi acquirenti.
Si punterà, nell’immediato, alla valorizzazione delle vigne e al mantenimento del personale. Quel che ne sarà del complesso, la villa e le cascine, “è ancora tutto da vedere”, dice Pedrini. “La struttura è in buono stato ma sicuramente occorrerà mettere mano inizialmente alle aree esterne, al giardino, alla cantina, alle attrezzature. Poi valuteremo in seguito, strada facendo”.
( Fonte alessandrianews )