NEGROAMARO WINE FESTIVAL dal 02 al 06 Giugno 2011

Niuru Maru, Nero Nero nel dialetto salentino, il termine Negroamaro viene fuori dal connubio delle due parole niger (nero in latino) e marus (nero in greco), ci porterebbe a collocare la nascita del famoso vitigno in epoca greca, intorno all VIII sec a.c. Il poeta Plinio il Vecchio, in Naturalis Historia, nominava, tra i differenti tipi di uva greca, il Negro Amaro, ma, pare, che la storia registri la presenza del vitigno in terra di Puglia, in un periodo ancora antecedente. Il prezioso legno, dunque, vive ununione viscerale, ancestrale, con il territorio di Puglia e, soprattutto, con la sua gente. Simbolo, quindi, di civilt e di unione ma, soprattutto, di un popolo: quello salentino. Il Negro Amaro racconta della sua terra e della saggezza della sua gente. Colore scuro, consistenza corposa, odore acre e speziato, ma, nel gusto, riscopre le dolcezza della frutta e lessenza di odori tabaccosi . 

Il Negro Amaro letichetta che fa bere il vino a tavola agli italiani, ormai. E da considerare un merito dellamministrazione, aver avuto  lintuizione di rendere il Negro Amaro punto di riferimento della citt di Brindisi, farlo divenire vino doc della stessa.  Il Negroamaro Wine Festival ne rappresenta levento certificatore; il riconoscimento del Negro Amaro, come materia prima, immediatamente fruibile e non come mosto da taglio per gli altri vini. Questo vino, oggi, punta di diamante di un mercato sempre in evoluzione; come marchio deccellenza, diviene un grosso competitor, nellottica di una citt non pi solo industriale, ma post-industriale e il Festival, rappresenta, proprio, la vetrina di questo passaggio storico, dellattenzione prestata, dunque, dallamministrazione  ai piccoli e medi produttori, che potranno essere elemento propulsore di una rinascita turistica ed enogastronomica. Brindisi, finestra sul Mediterraneo, sostiene questa ambizione; questanno possiamo contare sullappoggio e presenza sinergica di ben 60 aziende del settore enogastronomico, con un incremento del quadruplo rispetto allanno precedente, che poteva contare solo su 14 realt produttive.

Il Negro Amaro rappresenta leccellenza e la conoscenza, quella dei nostri avi e predecessori.  I viticultori di una volta, infatti, vivevano a contatto con la terra e  seguivano lo scandire del tempo e delle stagioni. I nostri nonni hanno saputo trasferire la loro saggezza e sapienza, che derivano dallo stretto contatto con la terra  e dal rispetto della natura, facendole confluire nei sapori. Il Negroamaro Wine Festival rappresenta il simbolo di quanto lamministrazione abbia saputo leggere le nostre esigenze di settore, le necessit dei viticultori, venendoci incontro e favorendo relazioni attraverso questa splendida vetrina. Sapendo trasmettere che, bere vino, fa parte della nostra quotidianit. Il professor Rocco di Stefano ha scoperto che il nostro Negro Amaro contiene cinque volte la sostanza resveratrolo, un antiossidante  contro i radicali liberi. Insomma, in una parola, bere Negro Amaro, con moderazione, fa bene alla salute.

Loccasione che la Citt di Brindisi offre nel trovarci tutti insieme in una manifestazione per il 2 anno pu rappresentare per i produttori del territorio lo start up di un nuovo percorso enoico, con importanti riflessi culturali per  tutto il Salento. E evidente che, come Presidente del  Consorzio di tutela vini doc Brindisi e Squinzano, non posso che guardare con favorevole entusiasmo una simile iniziativa, perch il concetto secondo cui, bisogna pensare globale ma agire locale, in un momento come questo, pi che mai attuale. La rassegna di questanno che si avvale dellalto  Patrocinio della Regione Puglia, offre una chiave di lettura che pu ricondurre al concetto fondamentale, che per avere  sviluppo necessaria una forte sinergia tra tutti i comparti della  filiera socioeconomica.

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COMUNICATO STAMPA

Conatatti:

info@negroamarowinefestival.it

Realizzazione Grafica e Web: EAC

Contenuti ed Interviste: Francesca Alparone