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Non solo vino al Salone del Gusto 2008

 


 


 


Dal 1996 il Salone del Gusto è un appuntamento costante per chi vuole scoprire, conoscere e apprezzare il mondo dellenogastronomia. Anche questanno, settima edizione, levento offre una serie imperdibile di appuntamenti per chi ama il vino e non solo: rhum, saké, vodka, sono solo alcuni dei protagonisti degli oltre 100 Laboratori del Gusto in programma.


Novità assoluta delledizione 2008 sono i Laboratori ideati, organizzati e condotti dai primi laureati dellUniversità di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Colorno: grazie al ricco programma di studi e agli stage tematici e territoriali gli ormai ex-studenti della Laurea triennale hanno le carte in regola per gestire gli incontri di educazione al gusto del Salone.  


Per la prima volta, inoltre, il pubblico del Salone ha accesso al patrimonio enologico italiano custodito allinterno della vasta cantina nellottocentesca Agenzia di Pollenzo (Cn), grazie ai Laboratori curati dalla Banca del Vino, il cui obiettivo è conservare nel tempo i grandi vini per renderli disponibili solamente nel momento di maturità ottimale.


Il Salone del Gusto, infine, riserva uno spazio al vino naturale, sempre allinterno del padiglione 5. È la sala Vignerons dEurope, destinata unicamente alla degustazione di vini, prodotti da vignaioli che si caratterizzano per l’impegno nel coltivare le viti rispettando la naturale fertilità dei suoli e l’equilibrio degli ecosistemi. (Il primo incontro dei vignerons europei, organizzato da Slow Food con il sostegno della Regione Languedoc e Roussillon e dellArea Metropolitana di Montpellier, si è svolto nellaprile 2007 a Montpellier in Francia).


 


Di seguito una selezione delle proposte più curiose e interessanti, mentre il programma completo con tutte le degustazioni, incontri, conferenze e iniziative didattiche è consultabile on line su www.slowfood.it.


 


Giovedì 23 ottobre, ore 15.00


Il saké naturale Gonin Musume


Poco lontano da Tokio, la Terada Honke Company produce saké seguendo metodi che affondano le radici in oltre tre secoli di storia. In questo Laboratorio si degusta la gamma Gonin Musume, punta di diamante della piccola fabbrica giapponese. Saké 100% naturali, senza utilizzo di diserbanti né additivi o conservanti: solo riso biologico proveniente da campi aziendali coltivati secondo un sistema di rotazione che lascia riposare i campi per ben 18 anni; fermentato con lacqua delle falde sottostanti il fiume Tone e con il solo utilizzo degli stessi lieviti autoctoni del riso. Particolari che rendono questa bevanda, da sempre ritenuta medicamento naturale, in armonia con le forze della vita. Il saké di Terada Honke lascia un gusto leggermente agro e fruttato allo stesso tempo, non troppo dolce né secco, è proposto in abbinamento a cibi tradizionali come il tofu con miso, la purificante alga hijiki marinata, il formaggio e le verdure affinate con le fecce fini del saké.


 


Giovedì 23 ottobre, ore 15.00


Dalla bandiera rossa al tricolore


Negli ultimi 20 anni lapertura a mode e costumi occidentali ha profondamente cambiato i connotati dellex Unione sovietica. Culture e tradizioni si sono trasformate rispetto agli anni 80, travolgendo anche la produzione della vodka e portando alla ribalta nuove marche ancora sconosciute nei paesi occidentali, con nuove categorie premium e super premium.


In degustazione la nouvelle vague delle vodke: lucraina Nemiroff honey pepper, in cui miele ed erbe spontanee in infusione creano un aroma delicatamente speziato che completa il calore del peperoncino; la Russkiy Razmer, fermentata con l’acqua del pozzo artesiano di Lomonosov nel nordovest e filtrata con sabbia di quarzo; Russkij Standard, leader nel segmento di consumo dei prodotti di base; Beluga Gold Line, vodka ultra premium, nuovo status symbol in Russia, viene distillata tre volte con lacqua pura dei fiumi siberiani e fatta riposare un anno; Veda (o Veduga in Italia), vodka di San Pietroburgo lanciata nel 2003 nel segmento premium da una delle più importanti distillerie russe. In abbinamento ai distillati, un assaggio di caviale iraniano, ultima pesca, di Longino & Cardenal e certificato Cites (accordo sul commercio internazionale di specie di flora e fauna selvatiche, www.cites.org).


 


Giovedì 23 ottobre, ore 18.00


Gli inossidabili


Grazie allesperienza della prima edizione di Vignerons dEurope, debutta al Salone del Gusto unampia serie di Laboratori dedicata ai vignaioli e ai loro vini, ottenuti esclusivamente da uve coltivate su terreni di proprietà rispettosi della terra e soprattutto del ciclo naturale della vite. Tra i più interessanti della prima giornata, quello dedicato ai cosiddetti inossidabili, vini di personalità che durano e migliorano con il tempo e che subiscono un affinamento ossidativo in botte per almeno 6 anni. Corrono lunghi in bocca, generosi e mai a corto di ossigeno, proposti in una degustazione che ne mette a confronto sei tra i più raffinati: dalla Francia il Vin Jaune 1979 Domaine De la Pinte e il Rancio Sec La Preceptorie-Rectorie, Presidio Slow Food del Roussillon; da Jerez, la patria spagnola dello sherry, il Pata de Gallina di Lustau, opera di piccoli almacenistas; dalla Sardegna, la Malvasia di Bosa di Battista e Lina Columbu e la Vernaccia di Oristano Antico Gregori di Contini; da Trapani, il Marsala 1986 De Bartoli; e infine dalla Toscana il Vin Santo Castello di Cacchiano.

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.