Ma cosa sta succedendo al mondo del vino?
É sotto gli occhi di tutti come il vino sia entrato nei prodotti soggetti a campagne di sconto, di promozione o “regalo” spesso andando a toccare prezzi ridicoli al di là di ogni ragionevole assurdità: 1 euro, 1, 20 per una bottiglia.
Ma non avete mai pensato a cosa possa esserci dietro una bottiglia di vino e quanto dovrebbe costare?
Sicuramente conoscete il famoso Barolo di Terre di Barolo che da oltre un anno é ben esposto negli autogrill con l’ormai consueto cartello “sconto 50% euro 9.90”
Davvero il mondo del vino italiano é in una tale empasse da non riuscire a vendere e comunicare nulla senza svendere e senza svendersi?
Nel consumatore queste campagne sono devastanti perché fanno perdere il riferimento qualitativo e su cosa può dare in più un vino rispetto ad un’altra bevanda: infatti lo comprano soltanto quando costa meno.
Vi faccio riflettere su un dato facile facile.
Italia e Francia hanno pressapoco la stessa produzione in ettolitri, ma perché allora in Italia il comparto vino vale 10 miliardi circa ed in Francia 20 miliardi?
Dove sta la differenza?
Davvero il vino non meriterebbe altra valutazione invece di finire negli ingranaggi di una grande distribuzione che ci sta portando alla rovina?
Tra l’altro, in questi giorni, si susseguono le notizie di molte azioni di sequestro in “cantine” che detengono milioni di litri illegali o contraffatti.
Sarà solo un italico fuoco di paglia oppure sarà l’inizio di una rivoluzione per far fuori i ladri contraffattori che per troppi anni hanno speculato nel nostro settore a scapito del consumatore?
Non importa se il consumo procapite già bassissimo (29 litri/anno record negativo assoluto italiano) rischia di crollare ancora.
Meglio 10 litri buoni e sani che 29 di porcheria.
Dobbiamo assolutamente ristrutturare il sistema per riportare il vino al suo giusto splendore ed alla sua adeguata remunerazione.
( Fonte Gianluca Morino-lanuovaprovincia.it )