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Prime bottiglie di Catalanesca

 


Primi assaggi del “nuovo” vino campano al Vinitay


 


Per la prima volta sui banchi di degustazione del Vinitaly è presente il CATALANESCA, il vino dallomonimo vitigno a bacca bianca importato a Napoli dalla Catalogna da Alfonso I d’Aragona nel 1450 e messo a dimora sulle pendici del Monte Somma. Utilizzata fino ad oggi come uva da tavola, la catalanesca è stata vinificata per la prima volta nellautunno scorso. Le prime bottiglie vengono presentate al Vinitaly da sei produttori attivi nel territorio vesuviano e in particolare sul versante nord del Monte Somma, tra i comuni di Somma vesuviana, SantAnastasia e Pollena Trocchia.


In attesa del disciplinare di produzione, il professor Luigi Moio dellUniversità di Napoli sta conducendo unimportante ricerca su questo vitigno autoctono che dà un frutto a bacca bianca dalla buccia spessa e un vino bianco dal profumo lungo e persistente. I produttori, come già ricordato, sono sei: Annunziata, Anna Ferarra, Michele Romano, Olivella, Maurizio Russo, Poggio delle Baccanti. Tra le bottiglie in degustazione anche il primo e unico passito da Catalanesca realizzato da Cantine Olivella di SantAnastasia. “Abbiamo semplicemente ricordato unantica tradizione dei contadini del nostro territorio: in ogni casa si è sempre conservato un grappolo duva catalanesca fino a natale per mangiarne i chicchi leggermente appassiti,ma straordinariamente dolci”, spiega Domenico Ceriello patron dellazienda.

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.