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Pubblicato il decreto che riconosce la sottozona dello Schioppettino di Prepotto

 


 


 


È nata ufficialmente la Sottozona “Schioppettino di Prepotto” all’interno della zona a doc dei Colli Orientali del Friuli. La doc collinare più estesa della regione aggiunge così un nuovo cru ai già rinomati “Cialla” e “Rosazzo”.


 


Il decreto del Ministero delle politiche agricole che riconosce la Sottozona (firmato il 3 giugno), è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 137 del 13 giugno.


 


La doc Colli Orientali del Friuli con la qualificazione “Schioppettino di Prepotto” è riservata ai vini ottenuti da uve del vitigno Schioppettino prodotto esclusivamente nel territorio del Comune di Prepotto, in provincia di Udine. La produzione massima di uva ammessa per ottenere lo “Schioppettino di Prepotto” è di 7 tonnellate per ettaro. Tali rese devono comunque determinare un quantitativo di vino per ettaro non superiore a 49 ettolitri.


 


Nei nuovi impianti e reimpianti le viti non potranno produrre mediamente più di 1.55 chili di uva per ceppo e la densità dei ceppi per ettaro non potrà essere inferiore a 4.500. Le operazioni di vinificazione devono essere effettuate nell’interno della zona di produzione consentita o nei comuni confinanti e che siano pertinenti a conduttori di vigneti ammessi alla produzione di “Schioppettino di Prepotto.”


 


Le uve destinate alla vinificazione del rosso autoctono devono essere raccolte manualmente e avere un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 12 %. Per l’affinamento del vino è obbligatorio l’uso di botti di legno, per almeno 12 mesi.


 


Lo “Schioppettino di Prepotto”, all’immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche: colore: rosso rubino intenso con eventuali sfumature violacee; odore: tipico ed elegante, con sentore di spezie e piccoli frutti; sapore: vellutato, di corpo, secco, con sentore di pepe verde; titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5 %; acidità totale minima: 4,5 g/l; estratto secco netto minimo: 24 g/l.


 


Lo “Schioppettino di Prepotto” dovrà essere posto in commercio non prima del mese di settembre del secondo anno successivo alla vendemmia, dunque nel 2010 quello della vendemmia 2008. La specificazione “Riserva” può essere utilizzata qualora il vino venga posto in commercio non prima del mese di settembre del quarto anno successivo alla vendemmia.


 


Per lo “Schioppettino di Prepotto” è consentito esclusivamente l’uso di bottiglie di vetro, di tipo bordolese e colore scuro, di capacità non superiore ai 5 litri e chiuse con tappo di sughero. “Il nuovo cru – ha detto con soddisfazione Mariano Paladin direttore dei Colli Orientali del Friuli – darà certamente un contributo decisivo al miglioramento della qualità enologica dello Schioppettino e nuovi stimoli ai produttori e all’intera doc.”


 


La produzione dello Schioppettino è quasi interamente sviluppata all’interno dei Colli Orientali del Friuli, per 72,3 ettari e una produzione di 3.500 ettolitri l’anno. A Prepotto, sono una trentina gli ettari investiti.


 


 


Ringraziando, per contatti e informazioni:


Adriano Del Fabro


338.3245229


adf.sfueis@essegipress.it


 


 


ANNOTAZIONI DI WINETASTE


 


Ricordo a tal proposito di avere scritto, qualche tempo fa, dello Schioppettino di Albana di Prepotto, leggibile ai link:


http://www.vinit.net/press/modules.php?name=News&file=article&sid=2459


http://www.vinit.it/press/modules.php?name=News&file=article&sid=2480


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.