Fatturato 2022 a 90 milioni. «Continueremo a investire». L’accordo con Ponti in porto nel primo trimestre del 2023
«Siamo ancora un gruppo di ridotte dimensioni, ma continuiamo a costruire mattone su mattone e non ci fermeremo nemmeno nel 2023». Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto, commenta così le strategie della subholding della famiglia Illy che raggruppa tutto ciò che è esterno al business del caffè, quindi il cioccolato Domori e Prestat, Agrimontana (trasformazione della frutta), Pintaudi (prodotti da forno) e Damman Frèrs (tè).
Il Polo dovrebbe chiudere quest’anno con un fatturato consolidato (cioè al netto dei ricavi infragruppo) intorno ai 90 milioni di euro, per salire a 100 milioni nel corso del prossimo esercizio. «Continueremo a investire e non escludiamo nuove acquisizioni», racconta Illy. Il quale sottolinea che il focus sarà ancora per qualche tempo sul dolce e sul vino, settore quest’ultimo dal quale la società è uscita di recente, cedendo la cantina Frantojanni di Montalcino a Francesco Olly, ma sul quale evidentemente vuole ancora puntare. «Per il salato, inizieremo a pensarci più in là, probabilmente iniziando dalla pasta o dal riso», aggiunge.
Intanto, dopo aver inaugurato il primo negozio monomarca Domori a Torino, nei prossimi mesi il Polo del Gusto aprirà il suo primo multimarca, questa volta in una piazza del Nordest. «Come sempre, agiremo con prudenza. Le prime aperture serviranno da test per capire se c’è mercato per creare una rete», aggiunge il presidente.
L’ultima settimana è stata ricca di annunci. In particolare ha preso il via l’operazione Achillea che porterà nel portafoglio della società il ramo d’azienda di Ponti Holding che produce succhi, soft drink e marmellate di qualità da frutta biologica. L’accordo prevede anche che la famiglia Ponti (nota soprattutto per la produzione di aceto) ottenga il 2,5% del Polo. Il closing è previsto nel primo trimestre del prossimo anno, al completamento di due step: l’acquisizione del 100% di Achillea da parte del Polo del Gusto e il successivo investimento in quest’ultimo da parte della famiglia Ponti.
«Achillea si inserisce nella strategia del Polo del Gusto, di cui condivide la filosofia per la qualità dirompente, distinguendosi per bontà della materia prima e soprattutto per la caratteristica di produrre solo beni a marchio bio», commenta Illy. «I prodotti Achillea, inoltre, risultano complementari a tanti nostri prodotti d’eccellenza: rafforzano il beverage e si sposano molto bene con i biscotti e i prodotti da forno, i tè e il cioccolato».
Nei giorni scorsi il Polo aveva annunciato un’altra novità di rilievo, l’accordo con Simest per il rafforzamento dei brand del cioccolato nel mercato del Regno Unito e in Italia. L’operazione prevede il coinvolgimento diretto della società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che contribuirà con 3 milioni di euro, al piano di investimenti di Domori. All’operazione partecipa anche il Fondo di venture capital (Fvc), strumento agevolativo gestito in convenzione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.