Home News Spumanti, non più vini da festa ma vini da tutti i giorni

Spumanti, non più vini da festa ma vini da tutti i giorni

 

Sono 48 le bottiglie di bollicine stappate annualmente dagli amanti del buon bere (che l’80% degli “enonauti”, consuma indistintamente al ristorante come a casa, anche se un solido 20% le privilegia esclusivamente entro le mura domestiche).

E sembra netta la preferenza verso il prodotto made in Italy: il 66% degli intervistati nel recente sondaggio promosso da un sito internet di settore, ha dichiarato il proprio amore verso le bollicine del Bel Paese, contro il 34% che d la propria preferenza ai prodotti esteri, naturalmente con Champagne in testa, ma dove fanno la loro interessante comparsa, con qualche segnalazione, anche gli spagnoli Cava.

In piena estate 2007, l’indagine realizzata in collaborazione con Vinitaly (www.vinitaly.com) e indirizzata a 10.300 “enonauti” (con risposte da 1.750), ovvero amanti del vino educati al buon bere, che navigano e si informano su Internet, ha definito i contorni di uno scenario in cui le bollicine stanno gradualmente abbandonando il loro ruolo storico di vini “della festa” o da aperitivo, legandosi sempre pi alla compagnia e alla tavola tout court.

Non importa pi la “sacralita’” del luogo dove consumare le bollicine – storicamente il ristorante – ma conta invece molto di pi l’occasione conviviale in se stessa e sono soprattutto i cibi che, sempre pi di frequente, cercano l’accoppiata con questi vini briosi e freschi.

Ed proprio in fatto di abbinamenti che gli “enonauti” dimostrano grande autorevolezza e voglia di consumare bollicine “a tutto pasto”, senza farsi intimidire dalle proposte, anche provocatorie, del sondaggio.

Cos con prosciutto e salame se la giocano Franciacorta e Champagne, ma a vincere sono le bollicine lombarde, purch, avvertono i sondati, si tratti di vini di bella struttura e di energica dinamica acida.

Spunta, neppure tanto a sorpresa, anche “l’operaio” Lambrusco, pur sempre un vino “mosso”, che buon terzo in classifica. Vince, invece, a testa bassa lo Champagne nell’abbinamento con scampi e gamberi (quindi, Franciacorta e Prosecco); privilegiata la tipologia “blanc de blanc” (ottenuta da sole uve Chardonnay), ma molte le segnalazioni anche per le etichette “in rosa” delle bollicine; una passione quella per il ros che sta riscuotendo, di anno in anno, una sempre maggiore attenzione degli enoappassionati. Nessun dubbio tra gli “enonauti” in fatto di abbinamento con panettone e pandoro: le bollicine artigiane, sia in versione Moscato d’Asti che in quella Asti Spumante, non hanno avversari

( Fonte Tiscali Finanza )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.