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STUDIO SUL MARZEMINO

I ricercatori dellUnità Viticoltura dellIstituto Agrario di San Michele allAdige hanno dimostrato che la pergola semplice non è lunica forma di allevamento ottimale per il Marzemino. Buoni risultati produttivi e
qualitativi, infatti, si possono ottenere anche dai sistemi a filare, che si prestano ad una gestione più meccanizzata, in particolare dal cordone speronato e dal guyot. Lo rivelano le prove sperimentali condotte dal 2004
al 2006, presso la collina di Isera e la zona dei Ziresi (Volano), in collaborazione con lUfficio Viticoltura del Centro per lAssistenza
Tecnica.
I risultati delle esperienze di allevamento sono stati presentati  da Massimo Bertamini, coordinatore del Dipartimento Valorizzazione risorse produttive del Centro Sperimentale, nellambito della giornata Porte Aperte a Navicello, incontro organizzato dallIstituto Agrario di San Michele allAdige, che ha fatto il punto delle prove sperimentali di
interesse viticolo in corso in Vallagarina.
Gli argomenti, che hanno richiamato lattenzione di circa 150 agricoltori,
hanno spaziato, accanto alle forme di allevamento ottimali per il Marzemino, dalla muffa grigia della vite alle strategie di diserbo contro la parietaria, ma anche di peronospora, di un progetto specifico per ridurre il rame in viticoltura e di selezione clonale.
Aperto dal presidente dellIstituto Agrario, Giovanni Gius, lincontro è stato coordinato da Claudio Ioriatti, responsabile del Dipartimento
protezione delle piante e si è concluso con una visita ai campi sperimentali e alle macchine per i trattamenti.
Il rame è un fungicida ampiamente utilizzato in viticoltura biologica ma, essendo un metallo pesante, si accumula nel suolo con effetti negativi sulla vitalità dei microorganismi terricoli. Al fine di ridurre i danni da
accumulo di rame nel terreno lUnione Europea ha fissato alcuni limiti, con lobiettivo di arrivare ad una sua graduale eliminazione. I ricercatori Daniele Prodorutti e Silvia Dagostin hanno parlato di un progetto attivato
dal Centro SafeCrop e il Dipartimento Protezione delle Piante dellIstituto
Agrario  in collaborazione con il Department of Management Information
Systems (MIS)-University of Haifa (Israele), che si propone di mettere a disposizione di tecnici e agricoltori uno strumento per ottimizzare, monitorare e valutare la quantità di rame distribuita annualmente nel
vigneto e mantenere tale quantità nei limiti previsti dalla legislazione.
Il software, denominato Coptimizer, è basato su un modello decisionale che stabilisce lepoca dei trattamenti con rame in base allo stadio fenologico della vite, alle condizioni climatiche, alle previsioni meteorologiche e alla data dellultimo trattamento effettuato. Nel corso del 2007 Coptimizer è stato valutato in due vigneti del Trentino, situati a
Navicello e San Michele allAdige e considerati rispettivamente ad alto e basso rischio di infezioni di peronospora. I due vigneti sono stati trattati con prodotti rameici secondo le indicazioni del programma.
Linfezione da peronospora è stata tenuta sotto controllo utilizzando dose di rame notevolmente al di sotto dei limiti ammessi dalla normativa.
Oliviero Sandri (Dipartimento protezione piante) ha parlato di muffa grigia
della vite, una malattia causata da un fungo che, in annate particolarmente favorevoli allo sviluppo del patogeno, può provocare danni rilevanti su varietà sensibili  con grosso deprezzamento enologico e quindi economico
delle uve. Umberto Malossini (Dipartimento Valorizzazione risorse produttive) ha affrontato il tema della selezione clonale. L’Istituto attua
da 40 anni un consolidato programma di selezione clonale in viticoltura allinterno del quale vengono considerate sia l’attività di ricerca su varietà di importanza locale, ma anche internazionale (circa 30 vitigni)
sia altre attività relative al trasferimento tecnologico, all’assistenza tecnica ed al servizio. La maggior parte dei materiali controllati e commercializzati attraverso lazienda agricola dellIstituto Agrario alle
ditte vivaistiche interessate (circa 300.000 gemme cedute annualmente) sono coltivati soprattutto negli appezzamenti al Navicello su circa 35.000 metri quadrati. Oggi sono presentate le caratteristiche principali di alcuni
cloni omologati e selezionati da Marzemino, Lagrein, Traminer aromatico.
Marco Delaiti (Dipartimento protezione delle piante) si è occupato delle diverse strategie di diserbo chimico contro le infestazioni di Paritaria officinalis e dei trattamenti contro la peronospora che rappresenta da più
di 100 anni, anche in Trentino, il principale patogeno con il quale il viticoltore deve confrontarsi, ma che questanno, almeno fino ad oggi,  non ha creato problemi.
Lincontro è stato concluso da Enzo Mescalchin, direttore dellufficio Viticoltura del Centro per lAssistenza Tecnica dellIstituto Agrario.


( Fonte Iasma )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.