Home DEGUSTAZIONI VINO Una bella serata al Ristorante la Cueva di Pomposa

Una bella serata al Ristorante la Cueva di Pomposa

Una serata organizzata da un amico, di concerto con il bravo Luca Agnelli, titolare del Bar ristorante La Cueva di Pomposa ed il sottoscritto per quanto riguarda i vini serviti, per l’occasione solamente “ bollicine “ !

Il ristorante è a pochi metri dalla millenaria Abbazia di Pomposa, in zona parco del Delta

 

 

Abbiamo iniziato con la piccola pasticceria salata ( Vol au vent, bignè, crocchette di pesce )

 

 

 

 

 

ed il primo vino servito è stato :

 

Colonnara spumante

 

CUVÉE TRADITION BRUT VERDICCHIO DOC METODO CHARMAT

Tipologia: vino spumante bianco

Prima annata di produzione: 1968

Zona di produzione: collinare (500/600 mt. slm) nei comuni di Cupramontana e Apiro (Regione Marche)

Terreno: di origine marina, di medio impasto, con punte elevate di argilla e sabbia

Vitigno: Verdicchio (autoctono)

Sistema di allevamento: doppio capovolto, Silvoz e Guyot

Resa: 90 quintali di uva a ettaro

Lavorazione: raccolta manuale e anticipata delle uve. Pressatura soffice, pulizia del mosto e fermentazione a temperatura controllata. Rifermentazione in grandi tini secondo il metodo Martinotti (charmat)

Grado alcool: 12,5% vol

Colore: giallo paglierino con vivaci riflessi verdognoli, brillante. Perlage numeroso, fine e persistente Profumo: delicati sentori floreali di acacia e mimosa, fiori gialli e note fruttate di mandorla e pesca Sapore: secco, abbastanza caldo di alcol, abbastanza morbido, notevole freschezza e delicata sapidità. Piacevoli sentori finali aromatici di mandorla

Abbinamenti: eccellente aperitivo, è vino che si abbina con piatti delicatamente strutturati, come crostacei bolliti conditi con maionese, frutti di pesce, olive all’ascolana fritte e fritto misto all’italiana, insalate di tonno e legumi, paste fredde e insalate di riso

Temperatura di servizio: 8-10° C Calice consigliato: calice a flute di media altezza

 

 

Note di degustazione di Roberto Gatti

 

Lo spumante è stato degustato dai commensali, senza conoscerne la provenienza, uno spumante morbido, con un bell’equilibrio tra acidità e corpo, grande bevibilità e morbidezza, tra i migliori oggi in circolazione nella categoria degli charmat o Martinotti ; tutti i commensali ne sono rimasti stupiti e soddisfatti ;

 

 

Abbiamo proseguito nel nostro tour culinario con un :

superbo calamaro scottato, con crema di finocchi, pomodorino confit e panure al limone. Veramente stupendo per freschezza e cottura questo calamaro, delicato e tenero come poche volte capita di trovare, bravo ai nostri chef Luca e Simona, sentiremo parlare ancora di questi giovani ragazzi, molto bravi !

 

 

Il secondo spumante servito è stato un Franciacorta Docg dell’azienda Monterossa

 

Prima Cuveè Brut

Zona di produzione: Franciacorta Docg, Colline moreniche dei comuni Bornato, Brescia, Cellatica, Erbusco, Monterotondo, Provaglio, Provezze, Cologne, Passirano, Adro.

CRU: 19 cru ripartiti su 70 ettari di vigneto distribuito strategicamente sul territorio della Franciacorta.

STRUTTURA DEL TERRENO: Morenico glaciale nella zona collinare.

VITIGNI UTILIZZATI: Chardonnay 85% Pinot nero10% Pinot bianco 5%.

CUVÉE 80% vini ottenuti da uve dei nostri migliori cru e 20% vino di riserva.

SISTEMA DI ALLEVAMENTO: Cordone speronato a 70 cm da terra, guyot.

SESTO D’IMPIANTO: 2×1 m DENSITÀ D’IMPIANTO: 5.000 piante/ha

ETÀ MEDIA DELLE VITI: 9 anni.

 

 Note di degustazione

Un ottimo spumante motodo classico, di grande eleganza e bevibilità, buona cremosità ed invitante, un sorso invita al successivo; bene ha sorretto l’abbinamento con :

 

baccalà in olio cottura, crema di ceci, julienne di parma croccante ed olio al rosmarino.

Delicato e gustoso allo stesso tempo questo piatto ;

 

Gnocchetti di patate, vongole veraci, cippollotto e pomodorini confit ;

 

 

Siamo poi passati ad un’altro spumante motodo classico, dalla Franciacorta al magico trentino, dove ci attendeva il grande campione di ciclismo Francesco Moser, con il suo splendido spumante 51,151, la cui siglia sta ad indicare il record dell’ora ottenuto dallo stesso Moser a Città del Messico

nel 1984 che in un’ora su pista percorse 51 km e 151 metri !

 

 

Denominazione

Trento DOC Bianco 51,151

Età media dei vigneti

15 – 20 anni

Uve e zone di produzione

Colline poco a nord di Trento di Maso Villa Warth, anfiteatro di vigneti con un’esposizione ottimale per questa tipologia e terreni calcarei.

Terreno

Prevalentemente calcareo

Vinificazione

Pressatura delle uve intere con selezione del mosto fiore, fermentazione e affinamento in vasche di acciaio, botti e barriques di rovere e acacia fino al momento del tiraggio.

affinamento:

In bottiglia su lieviti selezionati per un minimo di 30 mesi fino al momento della

sboccatura.

Note organolettiche

Perlage fine, colore giallo paglierino, note fresche e fragranti. Al palato secco, fresco, con buona sapidità e persistenza.

 

 

 Note di degustazione

Uno spumante che ha riscosso ampi consensi, piu’ “ scattante e nervoso “ del precedente, con una acidità piu’ sostenuta, proprio in funzione dell’altitudine dei vigneti a 5/600 mt slm, abbinato con :

 

Polipo arrostito, passata di datterini marinati, stracciatella di bufala e crumble alle erbe !

 

 

 

Arrivati in dirittura d’arrivo con un magnifico Parfait al cioccolato con crema inglese agli amaretti,

 

 

semplicemente delizioso, abbiamo optato per un recioto della Valpolicella Villa Crine 2013 :

 

Recioto della Valpolicella Del Priore Vitigni Corvina Veronese 60% Rondinella 30% Molinara 10% Terreno Vigneto “Contessine” Lenguin: argilloso Vigneto “Sorgive” Cengia: argilloso Vigneto “Fontana”: alluvionale ghiaioso Vigneto “Pigaro”: alluvionale ghiaioso Vigneto “Mara” monte Masua: tufaceo con rocce marine calcaree Vendemmia Raccolta manuale selezionando i grappoli più spargoli da destinare allʼappassimento a seconda del livello di maturazione da fine settembre alla prima decade di ottobre. Appassimento I nostri nonni e bisnonni riponevano le uve negli ampi granai di Villa Crine utilizzando i “tavoloni”, graticci di arelle anticamente usate per lʼallevamento dei bachi da seta. Ora le uve vengono riposte per circa 120 g. su graticci di arelle o cassette di legno in apposito fruttaio controllando giornalmente temperatura e stato sanitario. Vinificazione Secondo le annate la diraspatura e la pigiatura soffice avviene nei mesi di gennaio e febbraio mediante pigiatrice con rulli in gomma. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inox attuando le tecniche tradizionali e personali. La nostra azienda ritiene essenziale adottare gli insegnamenti ed anche i “particolari accorgimenti” lasciati in eredità dalle generazioni di famiglia di viticoltori e vinificatori premiati dal 1893. Affinamento Fino a 1 anno in serbatoi di acciaio inox e 6 mesi circa in bottiglia conservate nelle antiche celle in tufo della villa scavate ai piedi del monte. Caratteristiche Organolettiche Rosso rubino tendente al granato, profumo intenso e delicato con sentori della viola, rosa selvatica, ciliegia ed amarena, al palato risulta caldo e persistente. Gradazione da 13,50 a 14,50% vol. Abbinamenti Si accompagna al pandoro di Verona, pastafrolla e dolci a pasta secca.

 

Note di Degustazione

Questo recioto inizialmente manifestava una leggera nota di “ acidità volatile “ che con il passare dei minuti è scomparsa, per lasciare posto ad una intensità di profumi coinvolgenti di uva sultanina ed appassimento ; bocca dolce ma mai stucchevole, bilanciato di ottimo impatto gustativo !

I commensali presenti sono rimasti piacevolmente coinvolti in questa carrellata enogastronomica, perchè il piacere della tavola unito ad un’altrettanto ed azzeccato abbinamento con il vino, diventa sublime per i nostri sensi ed il nostro palato !

In un futuro non troppo lontano, sentiremo parlare e leggeremo molto bene di questo giovane chef, che sta compiendo passi da gigante nell’arte culinaria, animato da una grande passione e da un talento naturale come pochi. Arriveranno anche per lui le soddisfazioni che si merita !

Grazie Luca e Simona, grazie Alessio per questa bella serata !

 

Roberto Gatti