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UTILI CONSIGLI PER LA VENDEMMIA IN CORSO

( Nella foto Lorenzo Tablino al Salone del vino 2005 )


 


 


Riprendiamo il discorso sui vini di questa interessante vendemmia.


Le condizioni climatiche purtroppo non sono ottimali. La scorsa settimana vedo al bar un collega, arriva da Monforte dAlba: Stamane lassù cera, dappertutto, una sottile nebbiolina . In realtà fa troppo freddo e cè troppa umidità, sopratutto nelle ore notturne. Ma, preciso, quasi sempre si porta in cantina dellottima uva.


Iniziamo dagli arneis: sono ormai in piena fermentazione e profumi cosi buoni, da tempo, non si sentivano, è la considerazione di tutti. Luva raccolta con temperatura mite, la buona acidità hanno contributo a salvaguardare i quadri aromatici conferma lenol. Angelo Negro di Montaldo Roero.


Gli ultimi arrivi hanno sfiorato i 19 Babo, sarà unottima annata per grado, struttura e intensità olfattiva conclude.


Sul fronte del Moscato le operazioni di vinificazione sono terminate e qualche produttore, a secco di scorte di magazzino, sta iniziando le operazioni di preparazione-stabilizzazione del vino.


I profumi sono a buon livello, in qualche caso un po inferiori alle grandi aspettative create dai primi campionamenti di uva. Anche la resa uva-vino non è alta, pare sia un dato costante per questa vendemmia. I veri problemi del Moscato sono altri. Eun mondo particolare in cui i dritti e i furbi sono sempre esistiti e, in vero, anche questanno si danno un po fa fare.


Ma che sono? Che cosa fanno?  Beh! Sono quelli che, appena firmato laccordo interprofessionale, frutto di una faticosa mediazione tra le parti, ove in particolare il settore agricolo ha mostrato molta responsabilità, corrono subito ad acquistare partite di uva a uno-due euro al miriagranno in piu. Sono coloro che gestiscono strani movimenti di mosti di uve bianche aromatiche di provenienza lontana. Che serviranno mai? Il Moscato e lAsti stanno attraversando un felice momento sul piano commerciale, anche la loro immagine in questi tre anni ha fatto passi notevoli.


In particolare, grazie agli sforzi del Consorzio Tutela, il piano di rilancio dellAsti non è solo più una dichiarazione di intenti, ma un dato reale e visibile a tutti.


Cè fortemente bisogno del massimo impegno di tutti i componenti della filiera, dai viticoltori ai giornalisti, dai mediatori ai sommelier, per far salire lAsti ancora più in alto.


Ma è necessario isolare, quindi ignorare i dritti e i furbi, la loro azione è deleteria per lintero sistema dellAsti.


Tornado alla cantina, il Dolcetto, forse, è luva che ha maggiormente risentito del clima particolare.


I gradi sono a livello medio, ma cè buona acidità, lo stesso per colore e profumi.


In qualche caso luva era un po appassita.


La fermentazione è in corso, va seguita con molta attenzione.


Aggiunte di coadiuvanti azotati e lieviti selezionati, temperature di fermentazione ottimali, intorno ai 25-27 gradi, rimontagli e follature razionali, questanno, in particolare, saranno di grande aiuto. 


Il Dolcetto, in genere, andrà corretto con mcr (mosto concentrato rettificato) per arrivare almeno a 12 gradi complessivi. Importante: usare un prodotto di provenienza garantita. 


Larricchimento va effettuato negli ultimi giorni di fermentazione, previa denunzia gli organismi competenti.


E utile aggiungere al rettificato del metabisolfito di potassio in dose di 100 grammi x hl, onde sanificarlo per possibile presenza batteri di vario genere, responsabili, in seguito, di fermentazioni malolattiche anomale. Controllare ovviamente anche la temperatura del mosto.


A fine fermentazione, consigliamo effettuare ripetuti assaggi per prevenire gusti di ridotto o peggio rallentamenti di fermentazione.


Terminiamo la carrellata vendemmiale con un accenno alla maturazione delle uve barbera e nebbiolo.


Ambedue sono molto belle, le prospettive sono rosee. La scorsa settimana in unazienda vitivinicola del Monferrato, il viticoltore Franco Roero confermava. Per me siamo ai livelli del 2007 . Auspicio migliore non può esserci.  


 


                                                                       Lorenzo Tablino


 


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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.