(ASCA) – Firenze, 23 mag – ”La liberalizzazione totale dei diritti di impianto dal 2016 avrebbe conseguenze drammatiche sul settore deivini di qualita’, tra cui sovrapproduzioni e conseguenti crolli dei prezzi, delocalizzazioni e perdita dei posti di lavoro, industrializzazione del prodotto e perdita della qualita’; gia’ l’abbassamento del valore patrimoniale dei terreni e’ in atto”.
A lanciare l’allarme e’ Riccardo Ricci Curbastro, presidente EFOW (European Federation of Origin Wines – Bruxelles) e Federdoc (Federazione Italiana Consorzi Tutela vini DOC) presentando un convegno sul tema in programma giovedi’ prossimo all’Accademia dei Georgofili a Firenze.
”Questo incontro – anticipa Ricci Curbastro – e’ l’occasione per stimolare le coscienze e trovare la soluzione al problema, che non puo’ non passare per il ripristino dell’importante strumento di controllo e gestione del potenziale produttivo che e’ quello dei diritti di impianto”.
Gli effetti della eliminazione dei diritti di impianto, che esistevano per la Francia dal 1953 e per gli altri Paesi europei dal 1976, secondo Federdoc, potrebbero essere devastanti, con probabili aumenti delle superfici vitate, solo per citare alcuni esempi, per la Cotes-du-Rhone da 61.00 ettari a 120.000 ettari, per la Roja da 60.000 a 350.000 ettari, per il Chianti da 17.000 a 35.000 ettari.
Annotazioni di Roberto Gatti
Mi trovo perfettamente d’accordo con quanto sostenuto da Riccardo Ricci Curbastro, perch con la liberalizzazione degli impianti la sovra-produzione mondiale salirebbe enormemente, rispetto alla domanda , per cui gli effetti sarebbero disastrosi su tutto il comparto. Molte aziene storiche si vedrebbero costrette a chiudere le loro attivit ed i valori fondiari dei terreni scenderebbero a livello del terzo mondo.
Eppure qualche addetto ai lavori, sembrerebbe essere a favore della liberalizzazione dei diritti di impianto : e le conseguenze quali sarebbero ??
Link : http://www.internetgourmet.it/2011/05/proposito-della-liberalizzazione-degli.html
Roberto Gatti
Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:
» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );
>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino
>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest
>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge
ed ai maggiori concorsi italiani.