ASTI, 30 MAR – Da 15 vigneti selezionati di Barbera d’Asti docg delle province di Asti e Alessandria sono stati individuati due lieviti autoctoni.
Lo ha annunciato, al polo universitario di Asti, il professore della facoltà di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino, Vincenzo Gerbi. Si tratta del progetto sperimentale, ‘Wildwine’, avviato nel 2012 grazie a finanziamenti Ue e in collaborazione con il Consorzio di tutela della Barbera d’Asti e alcune cantine, “con lo scopo di produrre una Barbera d’Asti Docg ancor più legata al suo terroir”.
Il gruppo ‘Disafa’ di ricercatori del Dipartimento Scienze Agrarie ha individuato 600 ceppi dal potenziale enologico, li ha sottoposti a una serie di ulteriori verifiche, per giungere all’individuazione dei due biotipi. “Questi lieviti autoctoni – ha detto il presidente del Consorzio della Barbera d’Asti, Filippo Mobrici – sono i primi, a livello mondiale, figli di una zona vitivinicola patrimonio Unesco”.
Dalla prossima vendemmia saranno in commercio.
( Fonte Ansa )
Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:
» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );
>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino
>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest
>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge
ed ai maggiori concorsi italiani.
