Home News Ecco il Guggenheim del vino

Ecco il Guggenheim del vino

 

Un enorme e lucente decanter per il vino rosso. O un totem, come scrive “Le Monde”. O una rotondità senza fine, secondo la definizione degli architetti Anouk Legendre e Nicolas Desmazières. Nasce il Guggenheim del vino. Oggi il presidente francese Hollande ha tagliato il nastro inaugurale, dal primo giugno si apriranno le porte al pubblico. Debutta, dopo sette anni di lavori, la Cité du Vin, a Bordeaux, il più grande e spettacolare museo dedicato al settore, per diffondere «cultura e civiltà del vino».

 

 

Attirerà gli enoturisti di tutto il mondo. Quttordicimila metri quadrati, 55 metri d’altezza, a metà tra un parco divertimenti interattivo e una immensa cantina. Andreas Larsson (miglior sommelier del mondo 2007) e Michel Rolland (“l’enologo volante”, consulente di molte grandi aziende del vino) hanno scelto le 14 mila bottiglie che si troveranno all’ultimo piano, sugli scaffali di Latitude20, 800 vini da 80 Paesi, Italia compresa. Il numero 20 evoca il ventesimo parallelo, sotto al quale i vigneti sono rari. Ogni etichetta avrà un codice a barre, scaricandolo si ottiene un video su storia e caratteristiche di quel vino (in inglese, con sottotitoli in francese, spagnolo e cinese).

 

Una sala della Cité du vin 

 

Ci sono voluti sette anni per ultimare i lavori. La città di Bordeaux si aspetta “lo stesso effetto che il museo Guggenheim ha avuto su Bilbao”. Per questo è tra i finanziatori dell’opera da 81 milioni di euro, assieme a Unione europea, governo, Regione Aquitania, Consiglio Interprofessionale dei vini di Bordeaux (CIVB) e Camera di Commercio e dell’Industria. E poi i privati: grandi aziende del vino e mecenati americani. Ci sono percorsi didattici sulla storia e i luoghi del vino.

 

 

 

Un po’ come si è visto al Padiglione del Vino dell’Expo 2015 a Milano. Ma in versione kolossal e ipertecnologica: immagini in 3D, profumi diffusi nelle stanze, 10 ore di video, schermi ovunque. Sono state ricostruite le terre del vino (tra i 22 all’ingresso per l’Italia c’è la zona del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene). Due esempi: si naviga lungo le antiche rotte marine a bordo di un barcone, poi si visitano le sale con un sorta di tablet che attiva video, suoni, immagini e traduce simultaneamente quello che raccontano in inglese storici ed enologi o le figure di Winston Churchill e di altri personaggi del passato. Costo del biglietto 20 euro, 50 per le famiglie, sconti per i bambini. Al piano del belvedere ci sono bar, cantina e ristorante.

 

 

La mappa della Cité di vin

 

Per i giornali inglesi entrare nella Cité du vin darà sensazioni simili a quelle che hanno avuto i visitatori dell’Imperial War Museum camminando lungo le gallerie di guerra a Londra, tra suoni delle bombe e voci dei soldati nel buio. In entrambi i casi gli scenografi sono i premiatissimi Dinah Casson e Roger Mann, che hanno lavorato con Gary Shelley e Laure Cheung. La loro sfida è stata “prendere gli aspetti da iper specialisti del vino e renderli divertenti”. Con qualche momento di relax, con grandi divani di vellutto rosso su cui sdraiarsi per guardare sul soffitto opere sul tema di Bacco e Venere.

 

 

La nave sulle rotte antiche del vino 

Un museo che l’Italia, sull’onda del successo dell’Expo, avrebbe potuto realizzare, come ammette Hervé Grandeau (presidente dell’Unione di Bordeaux e Bordeaux Supérieur): “Ma sono molto orgoglioso del fatto che è nato qui, piuttosto che nella Napa Valley o nel Chianti”.

 

 

Il belvedere della Cité du vin 

“Il vino rappresenta la Francia agli occhi del mondo – ha detto Hollande – la libertà, la cultura e il nostro stile di vita che ci viene invidiato. La Cité du vin è il nostro orgoglio perché promuoverà questa immagine”. Durante la visita Hollande è stato accompagnato da Alain Juppé, forse uno dei suoi avversari alle elezioni presidenziali nel 2017″.

 

 

 

Hollande e Juppé alla Cité du vin

 

Fuori dall’edificio ci sono state manifestazioni contro l’uso dei pesticidi nelle vigne e contro la nuova legge francese sul lavoro. All’interno il boicottaggio sindacale ha provocato un parziale black out, subito risolto dal gruppo elettrogeno della Cité du vin.

 

Il sit-in anti pesticidi (foto SudOuest) 

( Fonte Corriere )

Website | + posts

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.