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“Aiuto, la burocrazia ci soffoca : due chili di carta per un litro di vino”


La Coldiretti al presidente della Regione: sono almeno trenta i passaggi che ogni anno i produttori devono affrontare, Cota provi a ridurre il carico inutile di scartoffie. Senza contare che, nonostante questo, veniamo sottoposti a continui controlli incrociati.


 


DUE chilogrammi di carta per produrre un litro di vino: la quantit di scartoffie che ogni viticoltore piemontese deve compilare per poter svolgere la sua attivit rispettando le norme. Sono almeno trenta i passaggi che ogni anno un produttore deve affrontare, compilando moduli, salvo poi essere sottoposto a continui controlli incrociati da enti che, come stato spiegato ieri, “spesso non sanno l’uno dell’altro e danno indicazioni contrastanti”. Insomma una montagna di burocrazia che ha costi economici e di tempo molto alti e che, insieme con la crisi strutturale del settore e alle misure antialcol del codice della strada, rischia di uccidere la viticoltura piemontese, uno dei settori pi importanti della nostra agricoltura. Per questo i viticoltori della Coldiretti piemontese hanno presentato in Regione al governatore Roberto Cota e all’assessore all’Agricoltura Claudio Sacchetto un decalogo per la sburocratizzazione, che riduca il carico di “inutili carte”. Un appello, quello degli agricoltori che si aggiunge a quelli lanciati, nello stesso senso, nei giorni scorsi, da imprese e artigiani. 

La risposta di Cota stata positiva: “Metteremo nella legislazione regionale norme che stabiliscano tempi certi anche per i procedimenti pi complessi. un impegno che avevamo preso in campagna elettorale e lo manterremo: questo vale sia per l’agricoltura che per gli altri settori, a partire dai piani regolatori. gi in programma nella nuove norme urbanistiche. Perch la sburocratizzazione uno dei volani dell’economia. La gente chiede pi lavoro, meno tasse e meno burocrazia, azioni per le quali il Piemonte una regione all’avanguardia”.

“Le delibere di giunta che recepiscono le istanze degli agricoltori – ha sottolineato Sacchetto – sono pronte. Ma per procedere dobbiamo avere il via libera del ministero della Semplificazione, che attendiamo entro l’anno”.
Le difficolt burocratiche che oggi pesano sul settore, sostiene Coldiretti, mettono a rischio la sopravvivenza delle ventimila aziende viticole del Piemonte che, insieme a diecimila cantine, danno lavoro a 24 mila addetti per una produzione lorda da 400 milioni di euro. Le richieste degli agricoltori spaziano dalla domanda unica al posto della “trentina di adempimenti burocratici ora necessari per mettere in commercio una bottiglia”, all’unificazione dei criteri per stabilire l’idoneit sanitaria delle cantine, dal coordinamento fra gli enti preposti ai controlli, all’utilizzo della foto aerea di controllo presa in diretta da Google Earth (come gi avviene in Francia) per tutti i procedimenti amministrativi. Gli agricoltori chiedono anche che il Piemonte, capofila nel settore vitivinicolo nella Conferenza delle Regioni, punti a dare pi peso alla parte agricola all’interno dei consorzi di tutela delle Doc e Docg. E che i contributi al settore siano pi generosi con le aziende agricole.


 


( Fonte La Repubblica-Torino )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.