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Ben ryè, che piacere!

Continuo ad ospitare volentieri un’altra degustazione effettuata da un amico sommelier siciliano, con l’augurio possa continuare una lunga serie.

Buona lettura

Roberto Gatti

 

Ogni regione ha le proprie eccellenze enologiche, se doveste chiedermi qual’è l’assoluta eccellenza di Sicilia vi risponderei senza esitare Marsala e Passito di Pantelleria.

Il Moscato Passito di Pantelleria è un vino dolce della provincia di Trapani, DOC dal ’71, ottenuto da uva Zibibbo (dall’arabo zabib, frutta appassita al sole), anche conosciuta come Moscato d’Alessandria, lasciata appassire naturalmente in pianta o posta nei tradizionali stinnituri, per circa 20 giorni, per poi essere vinificata secondo le ligie norme del disciplinare vigente.

Un vino che non mancherà mai in una buona cantina è il famoso Ben Ryè, pura gloria dell’azienda Donnafugata, cantina che si fregia di molte eccellenze enologiche.

 

Scheda Tecnica Ben Ryé 2008

 

Tipologia: bianco naturale dolce

Passito di Pantelleria Doc.

Uve: Zibibbo (Moscato d’Alessandria).

ZONA DI PRODUZIONE

Localizzazione: Sicilia sud-occidentale, isola di

Pantelleria; contrade: Khamma, Mulini, Mueggen, Serraglia, Gibbiuna, Barone, Martingana, Bukkuram, Favarotta, Punta Karace.

Altitudine: da 20 a 400 m s.l.m.

Orografia: colline terrazzate in piano.

Suoli: sabbiosi di origine lavica a reazione sub-acida-neutra; profondi e fertilissimi, ben dotati in

Fosforo, Potassio e Zinco.

VIGNETO

Allevamento e potatura: le viti sono allevate manualmente all’interno di conche ad alberello

pantesco basso, costituito da due a quattro branche e caratterizzato da forte espansione orizzontale.

Età delle vigne fino a 100 anni.

Densità impianto: da 2.500 a 3.600 piante per ettaro.

Rese per ettaro: circa 40 q.li/ha.

Annata: andamento climatico regolare; ottima vendemmia, iniziata il 17/8 e proseguita fino al 20/9

secondo le epoche di maturazione nelle diverse contrade dell’isola. Le buone escursioni termiche hanno

contribuito ad esaltare la carica aromatica dello Zibibbo. Il Ben Ryé 2008 sfodera una straordinaria

ricchezza e complessità.

CANTINA

Fermentazione: in acciaio a temperatura controllata; al mosto in fermentazione si aggiunge – a più

riprese – l’uva passa sgrappolata a mano. Durante la macerazione l’uva passa rilascia il suo

straordinario patrimonio di dolcezza, freschezza e personalissima aromaticità.

Affinamento: in vasca per 4-5 mesi e almeno 6 almeno mesi in bottiglia prima di essere

commercializzato.

Dati analitici: alcol 14,13 % vol., acidità totale 7,16 g/l., pH: 3,82, zuccheri residui: 203 g/l.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Descrizione (2/12/2009): il Ben Ryé 2008 è brillante, consistente e di colore giallo ambrato. Al naso

spiccano le note intense di frutta matura (soprattutto di albicocca e pesca) che si fondono con

grande armonia a sfumature salmastre e minerali. In bocca è dolce, avvolgente e regala un senso di

pienezza perfettamente bilanciato dalla freschezza. Un Ben Ryé che conferma i migliori auspici, con imponenza ed eleganza.

Longevità: oltre 15 anni.

Prima annata: 1989.

 

NOTE DI DEGUSTAZIONE

 

Dal colore giallo ambrato con riflessi ramati, limpido e brillante, di grande consistenza, avvicinando il naso si iniziano a percepire degli aromi di un intensità e di una finezza che direi ammalianti, arancia candita, vaniglia e zucchero caramellato, magnificamente legati a note fruttate di albicocca e fichi secchi e pesca sciroppata, riscontriamo in finale sentori minerali e salmastri, il tutto avvolto da un ruffiano profumo di miele. In bocca è un piacere immenso, i suoi 14,5% gli conferiscono un calore ed una morbidezza esemplari, il residuo zuccherino si percepisce in tutto il suo splendore, per niente stucchevole, richiamando le note di miele, infine una giusta freschezza per un equilibrio quasi setoso tra le componenti. Lunghissimo il finale.

Questo vino da meditazione più e più volte premiato è senza dubbio tra i migliori vini di Pantelleria, nonché d’Italia, secondo solo a Bukkuram e pochi altri.

Della stessa azienda consiglio il “Kabir”, il “Chiarandà” ed il magnifico “Mille e una Notte”.

 

Da classificare eccellente 96/100.

 

 

Manuel Catinaccio

la foto scattata durante la mia visita ad un giovane produttore pantesco Basile Vincenzo, di cui ne ho scritto qui : https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=6173