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Il Moscato della Torre

Continuo ad ospitare volentieri un’altra degustazione effettuata da un amico sommelier siciliano, con l’augurio possa continuare una lunga serie. Con molto piacere pubblico questa degustazione in quanto conosco la cantina fin dagli esordi di 4/5 anni fa, ne ho già scritto anch’io, ed il salto qualitativo degli ultimi anni è stato enorme !

Grazie Manuel.

 

Un ottima cantina in provincia di Siracusa l’azienda Marabino, nel magnifico comprensorio DOC Eloro-Noto, dove si produce il miglior nero d’avola di Sicilia, a mio modesto parere, il vino ora in questione però non è un nero d’avola, tantomeno un rosso, è un moscato bianco.

Il Moscato di Noto è famoso per il suo essere fresco e fruttato, di pronta beva, anche se sinceramente confrontandolo con le eccellenze dell’isola non ha molto mercato, questo “Moscato della Torre” invece mi ha molto colpito, è profondo, ammaliante, valorizza sicuramente la zona.

 

Società Agricola Marabino

C.da Buonivini – 96017 Noto (SR) – ITALIA

Coordinate GPS: Lat. 36°45’38 N – Lon. 15°01’04 E

Tel: 39 335.5284101Fax: 39 931.1846035E – mail: info@marabino.it

 

 

Scheda Tecnica Moscato della Torre 2010

 

Classificazione

DOC Moscato di Noto

Vitigno

Moscato di Noto

Suolo

Calcareo con tessitura fine “terra ianca”

Estensione vigneto

2 ha

Età vigne

Impiantate nel 2003, 2006

Sistema di allevamento

Cordone speronato (5.500 ceppi ettaro)

Altezza sul livello del mare

44 mt

Esposizione

Sud-Ovest

Resa per ettaro

60 qli

Agricoltura

Biodinamica, senza diserbanti, senza trattamenti e/o concimazioni chimici e/o sintetici, trattamenti antiparassitari limitati a bassi dosaggi di rame (25% del dosaggio autorizzato REG CEE 2092/91) , zolfo e propoli; concimazioni limitate alle preparazioni biodinamiche, trinciato di potatura e sovescio di graminacee e leguminose.

Tecnica di vinificazione

Appassimento delle uve sui graticci posti al sole, vinificato in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata con le bucce.

Invecchiamento

In acciaio, imbottigliato nella primavera successiva alla vendemmia

Produzione complessiva

5.000

 

NOTE DI DEGUSTAZIONE

 

Si presenta bene con un giallo dorato limpido e una medio alta consistenza, da subito si denota un’alta intensità di aromi di gran finezza, il bouquet si apre in modo complesso con note fruttate e floreali di agrumi di sicilia, pera, albicocca, pesca sciroppata e fiori di pesco, il tutto è avvolto da dolcissime note che richiamano la frutta candita ed i confetti alle mandorle, con l’ossigenazione vengono al naso timidi aromi di dattero e mora di gelso. Al palato lo definirei ammaliante, di ottimo equilibrio, un generoso residuo zuccherino per una giusta freschezza e sapidità, non molto caldo e non eccessivamente morbido, ritroviamo in bocca il gelso e la frutta candita, con un piacevole retrogusto di miele. Un luuungo finale per questo vino di gran stoffa.

Della stessa azienda consiglio tutta la gamma, ma in primis “Archimede”.

 

Da classificare eccellente.

 

Manuel Catinaccio


P.S. ) ne ho scritto qui :

 

https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5888

https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5845


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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.