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Con un accordo Cina/Ue protette alcune denominazioni di vini

Nel 2017 la Cina e l’Unione europea avevano concordato nero su bianco, una lista di 100 indicazioni geografiche ciascuna, da proteggere contro le appropriazioni indebite e le imitazioni. 

 

 

 

In questi giorni si è concluso l’accordo bilaterale ed è stata pubblicata la lista delle indicazioni geografichela lista delle indicazioni geografiche cinesi. Per l’Italia sono inclusi l’Aceto Balsamico di Modena, alcune denominazioni di origine di vini importanti tra le quali, Asti, Barbaresco, Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti, Conegliano Valdobbiadene e la Grappa.

 

L’accordo prevedeva anche la protezione di altre due liste di indicazioni geografiche da aggiornare e completare entro 4 anni dall’entrata in vigore: gli elenchi ancora non sono stati resi disponibili.

 

Non sarà applicata la clausola del “Granfathering” che avrebbe previsto il mantenimento dei diritti acquisiti, da parte di indicazioni geografiche preesistenti a quelle protette dall’accordo.

 

L’accordo, in pubblicazione nei prossimi giorni, unitamente alle ulteriori liste, dovrà passare attraverso la revisione legale ed essere ratificato presumibilmente entro la fine del 2020.

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ed ai maggiori concorsi italiani.